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Cronaca

Malore fatale, muore modella 26enne: la Procura apre un fascicolo d'inchiesta

La scomparsa di Sara Pegoraro. I viaggi, i tatuaggi, gli scatti mozzafiato: la sua breve esistenza è stata raccontata su Facebook. Venerdì era stata soccorsa da carabinieri e Suem 118 in viale della Repubblica a Villorba, alcune ore dopo la morte. Gli inquirenti faranno eseguire un prelievo di sangue e forse un esame autoptico. Il fascicolo è stato aperto per "morte come conseguenza di altro reato"

Nella sua pagina Facebook una lunga serie di foto da copertina in cui appare in tutta la sua straordinaria bellezza, i tatuaggi lungo le sue braccia, le sue passioni come quella per i viaggi e per la moto da enduro, spesso in scatti in cui si esibiva in spericolate impennate. Un malore improvviso, nella notte tra venerdì e sabato, ha messo fine ai sogni e alle aspirazioni di una ragazza trevigiana di 26 anni, Sara Pegoraro, meravigliosa modella dal sorriso dolce e dal corpo statuario.

La tragedia si è consumata venerdì scorso, 24 giugno, nell'abitazione in cui la donna viveva con la madre che l'ha trovata esanime, a Villorba. Purtroppo inutili i soccorsi lanciati al 118. Venerdì mattina Sara era stata colta da un malore nei pressi del supermercato Aldi di viale della Repubblica, a Villorba, ed era finita in un fossato: a soccorrerla sono intervenuti medico e infermieri del Suem 118 e una pattuglia dei carabinieri di Treviso che erano stati allertati. La 26enne è stata trasportata al pronto soccorso del Ca' Foncello per le cure del caso.

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Lo scorso 17 giugno aveva raccontato su Facebook un incidente di cui si era resa protagonista a Bologna e che la costrinse al ricovero in ospedale: ad una settimana dalla fine. «Sto giro ho rischiato di lasciarci le penne ma nemmeno colpa mia»: ha scritto. «Grazie mamma per esserci sempre stata, pronta ad aiutarmi in ogni momento è per non avermi lasciata mai sola! Sei la mia ancora»: ha scritto lo scorso 10 maggio dedicando un post all'amata mamma che non l'ha mai lasciata un istante, neppure nei suoi periodo più bui.

Il cordoglio degli amici

Decine i messaggi comparsi sui suoi social: "Vola in alto libera per sempre", "Non ci posso credere..... Buon viaggio", "Alla fine la grigliata che volevi tanto che facessi la faremo insieme lassù riposa in pace cugi, mi manchi già", "Non ci posso credere..... Buon viaggio", "Eri una persona speciale chi ti conosceva lo sá. Oggi avevamo fissato tutto ma purtroppo non sei venuta! Non ti dimenticherò mai amica mia!" ha scritto un amico all'alba di domenica. Solo lo scorso 5 giugno Sara aveva festeggiato il compleanno: nessuno poteva immaginare che sarebbe stato l'ultimo.

L'inchiesta

La Procura di Treviso non ha ancora firmato il nullaosta per restituire la salma alla famiglia ma è stato aperto un fascicolo d'inchiesta, per ora senza indagati, per il reato di "morte come conseguenza di altro reato". Gli inquirenti hanno chiesto vengano svolti degli esami ematici e un'autopsia che sarà svolta venerdì pomeriggio. Il sospetto è che la ragazza possa aver ricevuto da qualcuno sostanze che potrebbero indirettamente averne causato la morte, sopraggiunta per overdose. Probabilmente di eroina.

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