Inaugurata la nuova sede del nucleo Nas dei carabinieri
Trenta militari, agli ordini del colonnello Vincenzo Nicoletti, occuperanno gli spazi dell'ex ufficio "caccia e pesca" al Sant'Artemio. Nel 2017 oltre tremila ispezioni, sequestri per 15 milioni di euro e 284 denunce
TREVISO Taglio del nastro in mattinata per la nuova sede del nucleo Nas dei carabinieri presso uno degli edifici del complesso del Sant'Artemio, sede della provincia di Treviso. Saranno trenta i militari, coordinati dal colonnello Vincenzo Nicoletti, che occuperanno gli spazi utilizzati in passato dall'ufficio caccia e pesca dell'ente. Il trasferimento del nucleo antisofisticazione e sanità è avvenuto nelle scorse settimane: i carabinieri hanno potuto così lasciare l'ex sede di viale della Repubblica. All'inaugurazione era presente il Prefetto di Treviso Laura Lega, madrina della cerimonia, il Comandante delle Unità Mobili e specializzate "Palidoro" dell'Arma, Generale del Corpo d'Armata Sabino Cavaliere, il Comandante dei NAS, Generale di Divisione Adelmo Luisi e molte autorità militari, civili e religiose.
“La riduzione del personale a seguito di pensionamenti e di alcune mobilita’ avvenute in questi ultimi due anni -dichiara il presidente della provincia Stefano Marcon- ha prodotto la necessita’ di effettuare una scelta che ottimizzasse gli spazi. Si e’ aperta in questo modo la possibilita’ di ospitare presso il complesso del Sant’Artemio, in termini di convenzione, rispettivamente: l’Ufficio Scolastico Territoriale provinciale, l’Associazione dei Comuni della Marca Trevigiana, il Bim Piave ed i Trevisani nel Mondo. Un’operazione di importante sinergia – aggiunge il Presidente Marcon – che mette a disposizione dei NAS locali, parcheggi, arredi, attrezzature ed impianti di ultima generazione che sono perfettamente consoni all’importante ruolo e compito svolto dai Carabinieri ora perfettamente integrati nella “Casa dei Trevigiani”.
Nell'arco di tutto il 2017 il nucleo Nas ha provveduto a svolgere tremila ispezioni nelle province di Treviso, Venezia e Belluno, con 15 milioni di euro in merce sequestrata, 5 arresti e 284 denunce.
