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Cronaca

Touba ChiAma Veneto: una delegazione senegalese a Treviso

il progetto, patrocinato  anche dal Comune di Treviso è nato nel 2013 con l’obbiettivo di sostenere la città di Touba (che significa “il grande bene”) collocata a nord del Senegal

TREVISO Una delegazione proveniente dalla Città di Touba, culla della spiritualità senegalese, è stata ricevuta mercoledì mattina dal Sindaco, dal Vicesindaco e dall'assessore alle politiche per l'immigrazione di Treviso Anna Caterina Cabino. "Touba ChiAma Veneto è un progetto significativo che si sviluppa in anbito sanitario, sociale e formativo - ha dichiarato l'assessore Cabino - L'incontro ha ribadito l'importanza del partenariato tra Touba e Treviso, consolidatosi nel tempo grazie all'impegno dell'associazione della comunità senegale e di I care e la possibilità di nuovi e significativi sviluppi anche a livello istituazionale". 

IL PROGETTO Il progetto, patrocinato  anche dal Comune di Treviso è nato nel 2013, per iniziativa delle Associazioni ACSI,  I Care e La Tenda con l’obbiettivo di sostenere la città di Touba (che significa “il grande bene”) collocata a nord del Senegal, nella regione di Diourbel, che conta circa 2 milioni e mezzo di abitanti e  4-5 milioni di pellegrini all'anno. Si tratta della Città Santa dove si trova la moschea più grande dell'Africa occidentale, fondata da Cheikh Ahmadou Bamba Mbacke, il padre del Muridismo, la più importante confraternita religiosa del Senegal.Durante il Magal, evento religioso di massima importanza per la comunità Muride, la città si riempie di  5-6  milioni di pellegrini, nell'arco temporale di 4-5 giorni. La caratteristica più originale di questo evento, è che tutti i pellegrini che partecipano al Grande Magal, vengono accolti come ospiti dagli abitanti di Touba.Una concentrazione così elevata di persone, provenienti da varie parti del mondo, comporta problemi organizzativi ma sopratutto sanitari.  Proprio di questo ultimo aspetto si occupa il progetto “Touba chiAma Veneto”, supportando  l’assetto igienico-sanitario dei tre ospedali di Touba attraverso la fornitura di beni e attrezzature sanitarie, la formazione di personale medico e paramedico, l’invio di volontari e medici italiani e ospitando, per stage formativi presso ospedali Veneti, personale sanitario di Touba.   


Le azioni da perseguire sono:

1. La fornitura di attrezzature ed equipaggiamenti di pronto utilizzo agli ospedali  di Touba.

2. L'invio di delegazioni di medici e specialistici italiani in ambiti quali igiene, cardiologia, chirurgia, ostetricia e neonatologia e l'organizzazione in loco di stage di aggiornamento e formazione rivolti al personale medico e paramedico.

3. Ospitare presso le Ulss del Veneto per  stage specialistici, medici e paramedici senegalesi.

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