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Cronaca

Sesso con una 13enne, ragazzo 20enne condannato

Il giovane ha ricevuto una sentenza di poco più di una anno in abbreviato, accusato di atti sessuali con minorenne. Oggi, giovedì 7 ottobre, doveva comparire di fronte al gip Marco Biagetti per l'udienza preliminare che lo vede sul banco degli accusati per una tentata rapina, commessa il 21 gennaio del 2019 ai danni del negozio "Coin" di Treviso

Si sono conosciuti sulle chat di Instagram e si sono subito piaciuti. E dopo alcuni scambi di messaggi hanno deciso di incontrarsi, consumando un rapporto sessuale. Ma l'innamorata, in questo caso, era una ragazzina di appena 13 anni e lui, oggi 20enne, era da poco diventato maggiorenne. Così è finito alla sbarra, accusato di atti sessuali con minorenne. Nei giorni scorsi P.C. è stato condannato, con il rito abbreviato (condizionato alla sua deposizione), a poco più di un anno . «Non sapevo quanti anni avesse - aveva detto in udienza - ritenevo che fosse molto più grande». Il giovane è peraltro già noto, essendo stato protagonista di una aggressione molto violenta ai danni del titolare del "Cash for phones" di via Rosselli a Conegliano, che aveva tentato di rapinare.

Il rapporto sessuale era avvenuto nel 2017. Tramite i social network, in particolare Instagram,  era entrato in contatto con la ragazzina. E da lì era iniziato il rapporto che da virtuale sarebbe presto diventato reale. I due infatti poco dopo si incontrano, e fanno sesso. La tredicenne però quando torna a casa dalla madre appare turbata e il genitore riesce a farsi raccontare cos'era successo. Dopo quella confessione, la donna, preoccupatissima, decide di accompagnarla subito in ospedale per una visita medica, per evitare infezioni o gravidanze indesiderate. Ai medici viene raccontata la verità e dall'ospedale scatta la segnalazione a forze dell'ordine e Procura. La denuncia, vista l'età della ragazzina, nonostante non vi sia stata violenza, è automatica. Poi le indagini coordinate dal sostituto procuratore Mara Giovanna De Donà e il processo.

P.C. sarebbe peraltro dovuto comparire oggi, giovedì 7 ottobre, di fronte al gip Marco Biagetti per l'udienza preliminare che lo vede sul banco degli accusati per una tentata rapina, commessa il 21 gennaio del 2019 ai danni del negozio "Coin" di Treviso. Il 20enne avrebbe cercato di rubare due profumi, del valore complessivo di 243 euro ma, nel tentativo di darsi precipitosamente alla fuga, gli avrebbe persi entrambi. Avrebbe anche strattonato per una braccio la responsabile del negozio, causandole una contusione, cosa che gli è valsa l'imputazione per lesioni. L'udienza è stata rimandata all'anno prossimo.

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