Piavesella contaminata da saponi, individuata grazie ai droni l'azienda inquinatrice
Mercoledì mattina nel corso d'acqua è comparsa una misteriosa schiuma bianca. Alle indagini, condotte da Noe dei carabinieri e polizia locale di Villorba, ha partecipato anche la polizia locale di Treviso: ad aver causato lo sversamento sarebbe stata un'azienda con sede a nord di Villorba. L'assessore all'ambiente Alessandro Manera: «Serve maggiore attenzione»
Le indagini sul misterioso inquinamento che mercoledì ha interessato il canale Piavesella, condotte dai carabinieri del nucleo Noe di Treviso e dalla polizia locale di Villorba, sono arrivate rapidamente ad una svolta. La schiuma bianca e densa che ha inquinato il corso d'acqua, giungendo fino al fiume Sile (tracce evidenti sono state notate all'altezza del ponte dea Goba e lungo la Restera) è una sostanza di tipo saponi e provengono da un'azienda della zona a nord di Villorba. Fondamentale per circoscrivere l'area da cui proveniva la schiuma inquinante è stato l'utilizzo dei droni della polizia locale di Treviso che hanno individuato dall’alto, controllando i fossati affluenti, il punto da cui usciva la sostanza.
«Contro il titolare, se riconosciuto colpevole, scatterà la denuncia per inquinamento delle acque superficiali -ha sottolineato l'assessore all'ambiente del Comune di Treviso, Alessandro Manera- sperando che la prossima volta faccia maggiore attenzione: le acque dei nostri fiumi vanno preservate, soprattutto in questo moment di siccità!».