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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Spaccio di droga nei salotti della "Treviso bene", 40enne finisce a processo

L'uomo, L.P., un 40enne di Noale, è accusato di aver smerciato gli stupefacenti nell'ambito di "party" che avvenivano in appartamenti del centro cittadino. I clienti avrebbero avuto tutti tra i 20 e i 40 anni

Festini in appartamenti privati ma anche cessioni di cocaina (anche marijuna) che si sarebbero concretizzate all'interno di locali pubblici di Treviso. E clienti, tutti tra i 20 e i 40 anni, che avrebbero fatto delle collette per comperare la droga. Di questo è accusato L.P., un 40enne di Noale. Inoltre, a suo carico, vi è anche una estorsione: avrebbe avanzato circa 200 euro da un "cliente" e per avere la somma lo avrebbe minacciato, importunando anche la fidanzata.

E' un vero e proprio fiume di "povere bianca" quello che scorreva nella "Treviso Bene": dosi scambiate all'interno di almeno tre appartamenti (uno in Piazza del Grano, l'altro in Via Biscaro e in via San Francesco) messe a disposizione di giovani come anche di consumatori abituali. La "roba", di cui al momento non è nota la quantità, veniva offerta a circa 60 euro il mezzo grammo.

Nei confronti del 40enne si è aperto il processo che oggi, 1 dicembre, ha visto sfilare i testimoni dell'accusa. Tutti giovani, tra i 25 e i 30 anni, che hanno riconosciuto in L.P. (figlio di una nota famiglia di salumieri veneziana) quello che avrebbe ceduto le dosi, messe peraltro in bella mostra nel corso dei "party": strisce già pronte, predisposte in un piatto, o anche dosi che i consumatori più giovani, hanno detto oggi in aula, potevano acquistare da lui nel corso delle feste o direttamente a casa sua.

L'uomo, al termine dell'udienza, ha detto che quando sarà sentito (il 29 maggio) farà tutti i nomi "in bella vista" di coloro che sarebbero stati a capo dell'attità di spaccio in cui lui è stato "preso in mezzo" per puro caso.

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