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Cronaca

Rinforzi al Tribunale, tornano a Treviso Iuri De Biasi e Giovanni Valmassoi

Il primo prenderà le funzioni di giudice penale, il secondo sarà uno dei due nuovi pubblici ministeri, insieme al veneziano Michele Permunian, che a Locri è stato il magistrato che ha seguito il caso del sindaco di Riace Mimmo Lucano

A Treviso sono in arrivo due nuovi pubblici ministeri e due nuovi giudici. Si tratta, almeno in parte, di "vecchie" conoscenze del tribunale: al giudicante prenderà infatti servizio Iuri De Biasi, fino al 2016 sostituto procuratore proprio nella Marca mentre a rimpolpare le fila dei magistrati torna Giovanni Valmassoi. In entrata c'è anche Michele Permunian, che ha prestato servizio a Locri, dove è stato il pubblico ministero dell’inchiesta su Mimmo Lucano. Ma non sono le uniche novità in vista. Entro il prossimo mese di luglio Leonardo Bianco, giudice del penale, passa al civile mentre Cristian Vettoruzzo trasloca all'ufficio dei Gip, da cui proviene Gianluigi Zulian, che passa al giudicante. Il tutto mentre il 5 novembre andrà in pensione Angelo Mascolo, il "giudice con la pistola", che ha fatto molto parlare di sé per alcuni decisioni "irrituali".

La presa di funzioni dei nuovi rinforzi è prevista per la metà di maggio. Iuri De Biasi, 60enne, oggi al tribunale di Pordenone, aveva lasciato la Procura di Treviso nel 2016 dopo quasi vent'anni di attività. Giunto a Treviso nel 1997 il pm feltrino di nascita ha condotto centinaia di inchieste smaltendo nel corso degli anni migliaia e migliaia di fascicoli, tra cui il più eclatante è quello della rapina al furgone portavalori a Casale sul Sile del 2001 (dieci miliardi il bottino dei banditi) e le indagini sulla morte di Jasmine Marchese, schiacciata da un macchinario in un'azienda di Salgareda. 

Giovanni Valmassoi, 64 anni di Pieve di Cadore, era arrivato a Treviso nel 1998, dopo aver svolto attività di pretore in Friuli e in seguito come pubblico ministero a Venezia, dove era tornata in forza alla Procura generale. Ha seguito indagini importanti e dall’eco nazionale come l’inchiesta sulla "Polisia Veneta", la presunta associazione paramilitare costituita da un gruppo di venetisti. Suo fu il primo caso eclatante di eccesso di legittima difesa, quello del carrozziere di Mogliano Bruno Campello che, nel settembre del 2010, sparò e ferì un ladro che aveva tentato di introdursi nella sua azienda. Fu lui a seguire anche l'inchiesta sull’omicidio irrisolto di Emanuele Simonetto, il 49enne caporeparto freddato a fucilate sul piazzale della Mistral il 7 febbraio del 2012.

Michele Permunian, originario di Cavarzere, in provincia di Venezia, ha invece 39 anni. Dopo la laurea in Giurisprudenza a Padova ha fatto pratica in due studi legali e poi il concorso in Magistratura. E' stato pubblico ministero a Locri, procura per la quale ha incriminato Mimmo Lucano, il sindaco di Riace noto per la sua attività nell'accoglienza dei migranti, che il 30 settembre 2021 è stato condannato in primo grado a 13 anni e 2 mesi di reclusione per i reati di truffa, peculato, falso e abuso d'ufficio, appesantiti dall'aver costituito un'associazione per delinquere che aveva lo scopo di commettere un numero indeterminato di delitti contro la Pubblica Amministrazione. 
 

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