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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Accusato dei roghi in Pescheria e di una tentata violenza sessuale, 50enne sarebbe totalmente incapace

Nei prossimi giorni verrà depositata dal perizia affidata ad Alberto Kirn sullo stato mentale dell'uomo. La consulenza era relativa ad una imputazione per detenzione di armi ed esplosivi ma potrà essere fatta valere anche negli altri due procedimenti

“Totalmente incapace di intendere e volere”. Sarebbe questo l'esito finale della consulenza, affidata al dottor Alberto Kirn , sull'uomo accusato di aver appiccato due roghi tra il maggio e il luglio scorsi in Piazza San Parisio in centro a Treviso e della tentata violenza sessuale ai danni di una giovane del capoluogo, avvenuto lo scorso 11 luglio in Riviera.  La perizia era stata disposta dal giudice per l'udienza preliminare Angelo Mascolo relativamente ad un procedimento per fatti risalenti al 2020 e che vedono l'uomo accusato della detenzione di una pistola, di proiettili e di due granate che erano state ritrovate nel garage della sua abitazione, a poche centinaia di metri dai luoghi dei due incendi. Il primo rogo alla casa di uno dei titolari dell'osteria "Muscoli's" e il secondo ai danni del ristorante "Kimeia". L'uomo, un 50enne, sarebbe affetto da una sindrome "ottocentesca" (parlerebbe da solo e infastidirebbe le persone) ma sarebbero stati i suoi problemi all'apparato digerente a scatenare la follia che l'ha portato prima ad accendere i due fuochi e poi a rendersi protagonista della tentata violenza.

Operato allo stomaco di recente, il 50enne sarebbe stato solito assumere un gastroprotettore per ridurre i dolori che gli provocavano i farmaci somministrati dal Centro di Salute Mentale e che avrebbero permesso di stabilizzare le sue condizioni di malato mentale, documentate da una decina di cartelle cliniche relative a ricoveri in psichiatria avvenuti dal 2004 a oggi.  All’inizio dell'estate scorsa terminato il gastroprotettore non era riuscito ad ottenere un’altra prescrizione perché il medico sarebbe stato in ferie, così avrebbe contestualmente deciso di sospendere anche i farmaci per la salute mentale. Senza sarebbe andato incontro ad un "crash" che lo ha portato, nel giro di due mesi e mezzo, a compiere ben tre reati. Ora si attende il giudizio del gup che, sulla base della perizia psichiatrica, potrebbe dichiarare la non punibilità. Una decisione questa che riguarderebbe non soltanto il procedimento per la detenzione di armi ed esplosivi ma che potrebbe essere fatta valere anche in quelli relativi agli incendi e soprattutto alla tentata violenza sessuale. Intanto l'uomo si trova ancora recluso nel carcere di Belluno ed è sottoposto al divieto di dimora nel Comune di Treviso.

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