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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Incidenti sulle strade della Marca, il Procuratore: «E' diventata una vera piaga sociale»

Il capo dei magistrati trevigiani Marco Martani punta il dito su chi si mette al volante dopo aver bevuto: «Mi pare che siamo davanti a una questione culturale, direi quasi un problema antropologico». A Treviso i processi per guida stato di ebbrezza hanno raggiunto il 30% del totale

«Mi pare che siamo davanti a una questione culturale, direi quasi un problema antropologico». Non usa mezzi termini il capo della Procura trevigiana Marco Martani per descrivere quella che, secondo lui, assume la fisionomia di una vera e propria "piaga sociale", ovvero l'altissimo numero di incidenti stradali, molti dei quali dall'esito mortale, che insanguinano le strade della Marca, con dieci vittime dall'inizio del mese di Agosto.

«Questo - dice - avviene peraltro in condizioni che, sul piano teorico, dovrebbero consentire agli automobilisti una maggiore sicurezza, con vetture dotate di apparecchiature inimmaginabili soltanto dieci anni fa.  E' evidente che manca invece la cultura della sicurezza, c'è tanta distrazione ma soprattutto troppe persone si mettono al volante dopo aver assunto alcolici, i cui effetti sui guidatori sono devastanti».

In Tribunale a Treviso i processi per la sola guida in stato di ebbrezza hanno ormai superato il 30%. «Ma questo - torna a dire Martani - non sembra essere un deterrente. Sono parecchi anni che la soglia di non punibilità è stata abbassata a 0,50 grammi per litro e il penale scatta oltre il valore di 0,80. La "paura" per le conseguenze che possono venire da una infrazione accertata per guida in stato di alterazione dovrebbe arrivare dalla perdita della patente o dalla confisca dell'auto, eppure ancora tanta, troppa gente, si mette in macchina dopo aver bevuto. Senza considerare gli incidenti mortali, che in buona parte sono dovuti ad un eccessivo consumo di alcol. Io sono contro l'inasprimento delle regole e delle sanzioni, credo invece che tanto resti da fare sul piano dell'educazione alla sicurezza stradale.  Il senso di responsabilità dell'individuo resta la prima diga nei confronti di questo tsunami: guidare bene e con accortezza è prima di tutto una misura che serve a proteggere sé stessi».

«So che nei giorni scorsi - ha concluso il Procuratore capo di Treviso - si è svolta una riunione del tavolo sulla sicurezza provinciale, che ha messo al primo punto i numeri degli incidenti stradali che nella Marca hanno hanno superato ampiamente, e da tempo,  il livello di guardia. Nelle prossime settimane convocherò anche io  tutti i sostituti dell'ufficio per una analisi del problema».

Intanto c'è il terzo denunciato, solo dall'inizio di questa settimana, per guida in stato di ebbrezza. Si tratta di un 31enne trevigiano, fermato intorno alle 2.30 del mattino di oggi, lungo la Pontebbana, in località Spresiano, alla guida di una Seat. L'uomo si è rifiutato di sottoporsi all'alcol test ed è quindi scattato il ritiro della patente  

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