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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Veneto Banca: Merlo, Fagiani e Consoli rinviati a giudizio ma la prescrizione è dietro l'angolo

Andrea Zanatta e Giuseppe Cais sono stati prosciolti nel corso dell'udienza preliminare che si è svolta oggi nel tribunale di Treviso. Il pubblico ministero Massimo De Bortoli: «Il processo è morto prima di cominciare»

 Andrea Zanatta e Giuseppe Cais  prosciolti per non aver commesso il fatto mentre è stato dichiarato il non luogo a procedere, per avvenuta prescrizione, per tutti i fatti antecendenti al 2015 nei confronti di Mosè Fagiani, che della ex popolare fu condirettore generale e responsabile area commerciale (difeso dall'avvocato Massimiliano Asdrubali), Renato Merlo, responsabile della “Direzione centrale Pianificazione - Controllo di Veneto Banca (difeso dall'avvocato Alberto Mascotto) e Vincenzo Consoli, che della ex popolare ricoprì il ruolo di amministratore delegato e successivamente di direttore genrale. Merlo, Faggiani e Consoli sono stati rinviati a giudizio, al 9 novembre 2023 (quindi un paio di mesi prima della prescrizione) per associazione a delinquere finalizzata alle truffe e per le truffe che si sarebbero materializzate dopo il 2015.

Questa la decisione del giudice dell'udienza preliminare Piera De Stefani, che ha deciso dopo una lunga camera di consiglio, durata praticamente 4 ore. Il gup non ha quindi aderito alla tesi dei pubblici ministeri Massimo De Bortoli e Gabriella Cama e secondo cui le truffe sarebbero state consumate al momento della liquidazione della banca, quando le azioni non valevano più nulla. E' stato disposto un sequestro ai danni di Faggiani, Merlo e Consoli per 53,5 milioni. Laconico il commento del pubblico ministero Massimo De Bortoli: «Il processo è morto prima di cominciare».

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