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Cronaca

Abbandonavano i rifiuti sotto il cavalcavia della stazione, incastrati dalle telecamere

Tredici "abbandonatori seriali" multati. Le indagini sono state svolte dagli addetti alla vigilanza Ambientale del Priula con gli agenti di polizia locale di Treviso

TREVISO L'attività di controllo e vigilanza sugli abbandoni a Treviso svolta dall'Ufficio di Vigilanza Ambientale del Consiglio di Bacino Priula e la Polizia Locale sta portando i suoi frutti: negli ultimi mesi sono stati effettuati numerosi controlli tramite l’utilizzo di fototrappole e telecamere nascoste che hanno portato all’individuazione di 13 persone che da tempo abbandonavano sistematicamente i propri rifiuti, in particolare sotto il cavalcavia della stazione dove il fenomeno era pressochè quotidiano. Le indagini sono state svolte dagli addetti alla Vigilanza Ambientale del Priula di concerto con gli agenti di Polizia Locale della circoscrizione sud di Treviso.

Attraverso accurate indagini, le 4 persone che abbandonavano il maggior numero di sacchi sono state identificate e tutte sono state visitate a domicilio. Nelle loro abitazioni sono stati rinvenuti cumuli di sacchi già pronti per il prossimo abbandono e sono state riscontrate situazioni di difficoltà e disagio. In alcuni casi le utenze avevano in dotazione contenitori da 30 litri inadeguati rispetto alla reale produzione di rifiuto e sono stati sostituiti con bidoni più grandi; in altri, le utenze in questione non utilizzavano i contenitori che avevano regolarmente ritirato, accumulando i rifiuti in sacchi.

I controlli stanno continuando per verificare altri casi connessi a questa indagine e sono in completamento le formalità per la contestazione amministrativa alle altre 9 persone che abbandonavano i sacchetti più piccoli, tutte diffidate di persona. “Dai sopralluoghi effettuati in zona per verificare i miglioramenti, si è accertato che il quantitativo di rifiuti abbandonati si è notevolmente ridimensionato, ma i controlli non si fermano qui – dichiara Paolo Contò, direttore del Consiglio di Bacino Priula - Negli ultimi anni a Treviso il rifiuto abbandonato è notevolmente diminuito passando da una media mensile di 0,14 kg/abitante nel 2014 e 0,09 nel 2015, fino a scendere ulteriormente ad una media mensile di 0,06 kg/abitante nel 2016. Ciò significa che rispetto al totale dei rifiuti raccolti a Treviso, solo lo 0,15% rappresenta rifiuti abbandonati. Un ottimo dato che puntiamo a ridurre ancora attraverso azioni mirate di educazione e sensibilizzazione.”

“La raccolta differenziata è un fiore all’occhiello della nostra città: nel 2016 Treviso è risultato il capoluogo più virtuoso per la gestione dei rifiuti in Italia -  commenta il sindaco di Treviso Giovanni Manildo – un risultato che dobbiamo sicuramente alla qualità del servizio offerto e ancora di più ai nostri cittadini, attenti oltre al benessere dell’ambiente anche a quello dei propri figli. Ed è proprio per tutelare l’impegno dei nostri cittadini che insieme al Consiglio di Bacino Priula e alla Polizia Locale abbiamo dato vita a questa iniziativa”. “Perché un sistema funzioni c’è bisogno di controlli e verifiche – dichiara l’assessore al verde e alla differenziata Alessandra Gazzola - abbiamo raccolto le segnalazioni dei cittadini, dei residenti e cercato, insieme al Consiglio, dopo un ampio confronto, di trovare la soluzione più adeguata al problema. Si è trattato, infatti, di controlli mirati realizzati grazie ai nostri vigili e specialmente grazie agli operatori che gestiscono il servizio di raccolta”.

“Ringrazio la Polizia Locale impegnata, tra tante, anche in questa attività di controllo e verifica realizzata a supporto degli operatori del Priula – dichiara il vicesindaco e assessore alla sicurezza Roberto Grigoletto - Questa indagine ci ha permesso di individuare i responsabili di questi abbandoni, ma anche di scoprire casi di marginalità sociale e oggettiva difficoltà e di intervenire in maniera efficace”. “La sinergia delle forze in campo - i nostri Ecovigili, i Comuni, la Polizia Locale e tutte le Forze dell’ordine - è fondamentale per svolgere con prontezza ed efficacia le indagini in questo campo, un punto indispensabile del nostro modo di operare. Senza dimenticare che, per individuare i responsabili degli abbandoni, i cittadini hanno un ruolo fondamentale: segnalare questi episodi consente di avviare le indagini in tempi brevi, in questo modo è più probabile trovare degli indizi utili” – conclude il Presidente del Consiglio di bacino Giuliano Pavanetto.

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