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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Accoglienza dei profughi: il volontariato individua alcune priorità

"Un’attenzione da avere è quella di non sottovalutare il disagio dilagante, dovuto anche alla situazione economica e lavorativa di molti cittadini italiani, senza cadere nel rischio di un confronto tra povertà, che non porta mai da nessuna parte"

TREVISO Da tempo il mondo del volontariato e della cooperazione sociale, si sta impegnando per migliorare la cultura dell’accoglienza e le azioni che possono rendere questo fenomeno, ormai strutturale e oggetto di populismo, una realtà condivisa e costruttiva. La società in cui viviamo è diventata sempre più plurale. Vi sono posizioni diverse, e talvolta in conflitto le une con le altre, circa la costruzione della convivenza con una prospettiva comune per il Paese e il territorio in cui abitiamo. Ciò è dovuto ad una complessità di cause e situazioni in rapido mutamento.

“Sentiamo perciò importante, come associazioni di volontariato e realtà sociali che alcuni mesi fa hanno sottoscritto il documento “L’importanza dell’accoglienza” dare vita ad alcune concrete azioni che possano contribuire a rasserenare il clima e dare una risposta alle tensioni che viviamo anche in queste settimane”: afferma Alberto Franceschini presidente di Volontarinsieme – CSV Treviso.” Il gruppo di lavoro, composto da una ventina di realtà associative e cooperative del territorio, si è riunito in questi giorni e vuole proporre ad associazioni, comitati, Istituzioni, singoli cittadini l’avvio di riflessioni e di azioni comuni per contrastare con mezzi culturali, politici, educativi e legali la regressione di civiltà che terrorismo e razzismo stanno provocando.

Il lavoro svolto è partito dalla seguente domanda: “Quali azioni di sensibilizzazione da proporre al territorio nell’ambito dell’accoglienza migranti?” Le azioni di sensibilizzazione (che abbiano anzitutto valenza culturale) dovranno avere un approccio orientato al coinvolgimento delle persone migranti, in particolare attivando percorsi di cittadinanza attiva, con una visione a lungo termine e non di emergenza. Un’attenzione da avere è quella di non sottovalutare il disagio dilagante, dovuto anche alla situazione economica e lavorativa di molti cittadini italiani, senza cadere nel rischio di un confronto tra povertà, che non porta mai da nessuna parte.

Tra le azioni individuate dal gruppo di lavoro sono emerse le seguenti priorità: costruire un pensiero che definisca condizioni e senso dell’accoglienza migranti, in particolare riflettendo sugli atteggiamenti e i comportamenti nei confronti dei migranti; mettere in atto delle azioni per facilitare e sostenere l’apprendimento della lingua, la formazione professionale, la ricerca del lavoro; attivare reti intorno a situazioni sensibili già in atto attraverso il contatto con le associazioni di volontariato per la condivisione del documento e il coordinamento tra le associazioni che operano nell’accoglienza migranti.

Crediamo quindi sia necessario proporre possibili livelli di intervento, per la creazione di un clima costruttivo di accoglienza nei confronti degli immigrati e per contrastare le plateali forme di intolleranza che in misura crescente sembrano prevalere su forme di convivenza civile pur fermamente presenti nel nostro territorio” conclude Alberto Franceschini.

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