Armi nascoste nel bosco: non si esclude l'ipotesi Mala del Brenta
Il deposito è stato scoperto da un cacciatore in un bosco di Cappella Maggiore. Il nascondiglio e il tipo di armi ricorda lo stile della banda della Mala del Brenta
Un piccolo deposito di armi è stato trovato, qualche giorno fa, in un bosco di Cappella Maggiore da un cacciatore e dal suo cane.
Chiusi in un sacchetto di plastica, che affiorava dal terreno lavato dalle piogge delle scorse settimane, il segugio dell'uomo ha fiutato un fucile a pompa calibro 12, rubato nel 1991 e con calcio modificato e canne mozze, una pistola a tamburo e alcuni proiettili.
Il cacciatore si è quindi rivolto alla Polizia e il mini arsenale, logorato dal tempo, è stato sequestrato dagli agenti del commissariato di Conegliano per effettuare rilievi di Polizia scientifica ed una perizia balistica per capire se fucile e pistola siano stati utilizzati di recente.
Gli investigatori ipotizzano che le armi potrebbero essere state nascoste tra i colli in vista di una rapina. A infittire il mistero il tipo di armi e le modalità con cui sono state nascoste, che ricorda il classico stile della banda della Mala del Brenta.