Paga oltre mille euro per l'assicurazione dell'auto, ma era tutta una truffa online
I carabinieri di Mogliano Veneto hanno identificato quattro soggetti campani ritenuti i presunti autori di una truffa ordinata la scorsa estate in danno di una 24enne del veneziano
I carabinieri del Comando Provinciale di Treviso hanno scoperto nei giorni scorsi una serie di truffe perpetrate ai danni di acquirenti e venditori di beni e servizi on-line. In particolare, i militari della Stazione di Mogliano Veneto hanno identificato quattro soggetti campani ritenuti i presunti autori, a vario titolo ed in concorso tra loro, di una truffa perpetrata la scorsa estate in danno di una 24enne del veneziano convinta ad effettuare alcuni bonifici, dell'importo complessivo di più di 1.000 euro, per ottenere la copertura assicurativa del veicolo da parte di una società pubblicizzata su sito internet, ricevendo tagliandi e contratti assicurativi rivelatisi falsi.
I carabinieri della Stazione di Valdobbiadene hanno invece individuato quattro soggetti, tre uomini ed una donna, che nell’agosto scorso, in riferimento ad un annuncio di vendita online di un tosaerba, sono riusciti ad raggirare il venditore, un 54enne del posto, facendosi accreditare su carte ricaricabili la somma complessiva di 3.000 euro, rendendosi successivamente irreperibili. E ancora, i carabinieri della Tenenza di Oderzo hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria un 59enne di origini baresi ed un 31enne potentino. I due avevano pubblicato su una piattaforma web di annunci economici, rispettivamente gli annunci di vendita di una console stereo ed una bicicletta, riuscendo a “spillare” agli ignari acquirenti opitergini le somme di quasi 1000 euro e 300 euro, senza mai recapitare la merce e rendendosi irreperibili.
Infine, a Riese Pio X i carabinieri della locale Stazione hanno identificato una 24enne del pordenonese che nell’ambito della trattativa per l'acquisto on-line di un set di pneumatici per autovettura, aveva indotto in errore il venditore, un 47enne dl posto facendogli, versare la somma complessiva di circa 4.000 euro su conti correnti ad essa riferiti, per poi rendersi irreperibile.