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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Suo nipote è in caserma, 4mila euro per il rilascio": finti carabinieri a caccia di truffe

Occhi sempre aperti! La Questura di Treviso, rinnova l’invito ai cittadini di contattare il 113 in caso di situazioni simili o comunque sospette

TREVISO Hanno contattato le proprie vittime, la prima di 88 anni e la seconda di 72 anni, sul telefono fisso, presentandosi come appartenenti all’Arma dei Carabinieri nel tentativo di truffare le ignare donne. Le due segnalazioni sono arrivate ieri al 113, alle 10.50 e alle 13.40, a distanza di poche ore con le stesse modalità. Il tempestivo intervento degli uomini delle Volanti della polizia hanno permesso alle due donne di non cadere vittime dei malfattori. Il primo intervento è avvenuto in centro a Treviso. La donna ha ricevuto una telefonata da un sedicente Carabiniere che le ha comunicato che suo nipote era fermo in Caserma, in quanto, in seguito ad un incidente, era stato multato. Alla donna è stata chiesta la somma di circa 4mila per la liberazione del giovane. L’anziana, insospettita da tale situazione ha subito allertato il 113 che ha inviato una pattuglia evitando così che la stessa consegnasse soldi ai malfattori.

Dopo poche ore, un’altra donna ha richiesto l’intervento dei Poliziotti per un tentativo di truffa. Anche in questo caso, l’anziana è stata contattata da un sedicente maresciallo dei Carabinieri di Jesolo,  con la scusa che suo nipote era stato trattenuto in Caserma perché inadempiente con il pagamento di due rate dell’assicurazione per un totale di 3.500 euro. Per rendere la situazione più credibile, alla donna viene passato al telefono un sedicente legale del figlio, il quale l’ha invitata a recuperare la somma e a versarla presso gli Uffici ESATRI. Considerato l’orario di chiusura degli Istituti Bancari, l’anziana si è dimostrata impossibilitata a recuperare il denaro. L’avvocato le ha consigliato di recuperare allora l’oro che aveva in casa dicendo che sarebbe passato di persona a ritirarlo. Dopo pochi minuti la donna riceve un’altra telefonata. L’avvocato era sotto casa che attendeva la consegna del bottino. La donna insospettita da tale velocità ha chiamato suo figlio che l’ha rassicurata che era al mare con la sua famiglia.  L’uomo, intuendo che la vittima aveva contattato la Polizia è scappato facendo perdere le proprie tracce. Sul posto sono intervenuti i Poliziotti delle Volanti e della Squadra Mobile che stanno indagando sui responsabili delle truffe.

Sono sempre più frequenti i casi in cui, soprattutto gli anziani ed in particolar modo nel periodo estivo, quando rimangono più frequentemente soli in casa per via delle ferie estive, vengono contattati da sedicenti Carabinieri o Poliziotti che cercano di convincere le vittime a farsi consegnare denaro o oro. Ed è per questo che la Questura di Treviso, rinnova l’invito ai cittadini di contattare il 113 in caso di situazioni simili o comunque sospette.

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