Rubano 50mila euro a un'azienda trevigiana, fermati dalla Finanza
Maxi operazione delle Fiamme gialle di Torino: 15 arresti e 50 indagati per truffe a donne e aziende di tutto il mondo attraverso la tecnica del "Man in the middle"
Dall'alba di questa mattina, venerdì 18 dicembre, la Guardia di finanza di Torino sta notificando l'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per 14 nigeriani e un italiano, tutti uomini, residenti nelle province di Torino, Aosta e Arezzo.
Quattro indagati avranno l'obbligo di firma, mentre altre 50 persone sono state denunciate a piede libero. Nell'operazione le Fiamme gialle torinesi hanno sequestrato beni per 1.4 milioni di euro. L'accusa principale è quella di aver truffato donne di tutto il mondo con false promesse di matrimonio. Non solo: tutti gli arrestati sono accusati anche di truffa online ai danni di decine di aziende italiane, tra cui una in provincia di Treviso. Gli indagati si facevano accreditare somme di denaro senza averne alcun titolo. Le indagini, iniziate nel 2017, sono state condotte dal nucleo di polizia economico-finanziaria e coordinate dal pm Manuela Pedrotta della procura di Torino.
La truffa del "Man in the middle" consiste nell'entrare nelle mail delle varie aziende sostituendosi nei rapporti commerciali con messaggi ingannevoli per convincere le ditte a trasferire grosse somme di denaro su conti correnti creati ad hoc dagli indagati. In uno dei casi scoperti dalla Guardia di finanza, i militari delle Fiamme gialle, insospettiti da un'operazione anomala, hanno immediatamente avviato gli accertamenti e sventato il tentativo di truffa in corso ai danni di un'impresa operante nella Marca. L'intervento, conclusosi con il sequestro del denaro prima che fosse ritirato dagli indagati, ha consentito di recuperare 50mila euro già sottratti all’azienda e destinati a scomparire tra prelievi in contanti e giroconti all'estero.