TREVISO - Ha finalmente un nome e un volto il truffatore delle Postepay: si tratta di un ex operaio 41enne di Varese. L'uomo, identificato dalla squadra mobile di Treviso, era divenuto ormai l'incubo delle tabaccherie di tutta Italia.

Il 41enne aveva collaudato una tecnica molto redditizia. Si presentava nelle tabaccherie e chiedeva di ricaricare carte Postepay con somme dai 400 agli 800 euro esibendo documenti falsi o assegni scoperti e, al momento di pagare la transazione, si dileguava lasciando a bocca asciutta i negozianti. Una volta fuori dalle ricevitorie prelevava il denaro e si volatilizzava.

A suo carico ci sono oltre settanta denunce per truffa e sostituzione di persona in diverse regioni, non solo in Veneto, ma anche il Liguria, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Nella Marca trevigiana i raggiri perpetrati sono stati tre, due dei quali falliti. Proprio da uno dei colpi mancati è scattata l'indagine degli agenti trevigiani che ha portato all'identificazione dell'operaio, grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza e alle tracce telematiche lasciate.