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Cronaca Silea

Finti investimenti con interessi al 25%, truffato anche Lollo Bernardi

L'autore della presunta truffa è Daniele Grespan, 63enne trevigiano residente a Silea, che millantava conoscenze di alto livello. L'ex campione della Sisley: «Mi disse che mi avrebbe cambiato la vita, in un certo senso lo ha fatto»

Truffato da un amico. C'è anche  mister Volley, il miglior giocatore di pallavolo del XX secolo, al secolo Lorenzo Bernardi tra le presunte vittime di Daniele Grespan, 63enne trevigiano residente a Silea. 130 mila euro il "bottino" finito dalle tasche dei "Mister Secolo" in quelle di Grespan, più altri 250 mila sfilati ad un altra conoscente della famiglia di Lollo.

Il processo è arrivato già alla terza udienza, quella in cui inizieranno a sfilare i testimoni. Tutte persone che, lo confermeranno il 9 settembre davanti al giudice chiamato a dire se Grespan sia o meno colpevole di truffa per truffa, sapevano delle conoscenze di alto livello, delle amicizie influenti, dei rapporti con esponenti addirittura del governo italiano che il 63enne millantava di avere e grazie a cui, stando alle indagini tutt'ora in corso, avrebbe "fregato" una decina di persona, tra cui il progettista del Put di Treviso, l'architetto Michele Rizzon, trasformando a tutti gli gli effetti la sua presunta attività criminale in una vero e propria professione.

E' l'estate del 2015 quando Grespan, che asseriva di essere in possesso di un patrimonio di almeno 5 milioni di euro, decide di muovere i pezzi della sua scacchiera. Secondo le accuse avrebbe asserito di avere le possibilità di accedere, tramite gli ottimi contatti con una banca londinese, ad un fondo di investimento esclusivo. In tutto 4 milioni e mezzo di euro riservati ad un clientela di vip selezionati dall'istituto di credito della capitale britannica. Il tutto ben oliato da un tasso di interesse da non credere: tra il 25 e il 27% per soli 4 mesi, il tutto garantito dalla banca. 
Nella trappola finiscono Lollo Bernardi e una sua conoscente, anche questa una persona di famiglia che consegnano al presunto faccendiere 130 mila euro uno e 250 mila euro l'altra. E come tutti i promotori che si rispettano Grespan avrebbe a sua volta consegnato due assegni, tratti sul proprio conto bancario, come forma di garanzia, uno di pari valore rispetto all'importo dell'investimento e uno invece maggiorato degli interessi promessi.

Ma giunto a scadenza della resa dell'investimento non c'è traccia e neppure del capitale che era stato inizialmente versato. «Diceva - spiega Bernardi - di essere in ritardo, che i soldi sarebbero arrivati presto, che doveva recarsi qui e là, in giro per il mondo, per sbloccare il denaro ma che tutto sarebbe andato bene. Mi disse "io ti cambio la vita", in un certo senso lo ha fatto». Inutile dire che i due assegni dati a garanzia dell'investimento siano risultati alla fine scoperti. «E per il fatto di aver tentato l'incasso di uno di quei titoli - dice Bernardi - mi sono beccati anche due denunce, una per usura e una per appropriazione indebita, che comunque sono subito state archiviate».

Lollo Bernardi, che è assistito dall'avvocato Fabio Crea, ha quindi presentato la querela. «Non se l'aspettava - spiega - visto la natura dei rapporti tra me e lui pensavo che tutto sarebbe finito a tarallucci e vino ma è una persona che si approfitta degli altri ed è arrivato il momento di dire tutto perché gli altri che sono rimasti nella sua rete vengano fuori».

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