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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Truffatori sottraggono 7mila euro dal conto: cliente risarcita

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

L’ABF (ovvero l’Arbitro Bancario e Finanziario presso la Banca d’Italia) ha assunto un’importante decisione a favore di una signora sessantenne che ha deciso, di rivolgersi a Consumatori 24 associazione trevigiana impegnata nella tutela legale degli utenti nelle materie consumeristiche. I fatti risalgono al gennaio 2021, quando la sig.ra B.V. ha ricevuto un sms, apparentemente da Poste Italiane Spa, dove lei era correntista, con il quale le veniva comunicata la sospensione della sua utenza postale. Per risolvere il problema era sufficiente collegarsi ad un link presente nel testo e compilare un modulo online. Dopo questo fatto, la Sig.ra B.V. ha ricevuto una telefonata da un numero effettivamente corrispondente a quello del servizio clienti di Poste Italiane Spa che le comunicava l’imminente disattivazione delle sue tessere (bancomat, carta di credito, ecc…).

Per evitarne la disattivazione la signora avrebbe dovuto recarsi presso un qualsiasi sportello Atm ed effettuare una procedura comunicando all’operatore i codici cosiddetti “one time password” che avrebbe ricevuto sul cellulare. Solo in un secondo momento la malcapitata si è accorta che attraverso questo meccanismo aveva permesso ai malintenzionati di predisporre ben dodici bonifici, sottraendole così un totale di 6882,00 euro. Nessun sms di avviso era giunto alla signora, per segnalare le operazioni sospette nonostante già l’importo del primo bonifico fosse nettamente al di sopra rispetto ai movimenti solitamente effettuati da quel conto. L’Abf a riguardo ha evidenziato come le operazioni disconosciute dalla Sig.ra B.V. siano state eseguite senza evidenza di autenticazione “a due fattori”, requisito ad oggi essenziale ed obbligatorio per la sicurezza dei movimenti bancari.

Per tale mancanza da parte della Società Poste Italiane Spa il Collegio giudicante ha accolto il riscorso predisposto da Consumatori24 disponendo che l’intermediario corrisponda la somma sottratta da terzi di euro 6882,00 alla sessantenne. Consumatori24 lancia inoltre l’appello: “diffidate da sms, telefonate o mail sospette da parte del vostro istituto bancario ed evitate di fornire codici telefonicamente a meno che non siate voi stessi ad aver contattato il servizio clienti del vostro istituto. Qualora vi foste ritrovati coinvolti in questo tipo di truffe perpetrate da ignoti, o comunque in una situazione analoga a quella sopra descritta, non esitate a rivolgervi ad un professionista che possa fare un’analisi della situazione ed aiutarvi nella risoluzione della problematica”.

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