Geni della truffa online per 50mila euro, quattro denunce
Facevano acquistare falsi prodotti e poi sparivano. Complesse le indagini: i quattro utilizzavano diversi IP per non essere rintracciati
Hanno architettato una semplice truffa online. Il loro punto di forza, però, era il riuscire a sfuggire alle indagini dei carabinieri che per rintracciarli hanno dovuto compiere indagini molto più approfondite. La complessa operazione, condotta dai militari di Nervesa della Battaglia, ha avuto inizio con la denuncia sporta da un residente finito nel mirino dei truffatori. Il malcapitato aveva acquistato della merce su internet ma, solo in seguito al pagamento, aveva scoperto il raggiro.
Grazie alla collaborazione investigativa con i militari delle province di Brescia e Milano, gli uomini dell’Arma di Nervesa sono riusciti a rintracciare i vari IP dei computer di volta in volta utilizzati anche in “Internet point” dagli indagati e, in stretta collaborazione con le compagnie telefoniche e i servizi security degli ignari istituti di credito coinvolti, i carabinieri di Nervesa sono riusciti ad accertare il modus operandi della banda e le loro generalità. In circa sei mesi il gruppo ha truffato per una cifra di circa 50.000 €.
Un componente della banda, pensando di non essere mai scoperto, ha addirittura inviato un’email ai clienti truffati illustrando loro le motivazioni che l’hanno indotto alla via del crimine. Ad incassare una denuncia per truffa aggravata in concorso, A.M., 48enne di Lonato del Garda; S.P., 51enne residente a Milano, M.F. classe 53enne, residente a Lonato del Garda e P.M., classe 1970, residente a San Felice del Benaco.