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Cronaca Valdobbiadene

Colline di Conegliano e Valdobbiadene: c'è il si della commissione nazionale Unesco

Le colline del Prosecco sono una delle due candidature tricolori per l’esclusiva classifica dell’organismo culturale internazionale. Luca Zaia: "Giornata storica"

VALDOBBIADENE Il dossier di candidatura nella Lista dei Patrimoni Mondiale dell'Unesco del sito veneto "Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene", firmato ieri dal Ministro Maurizio Martina, oggi ha ottenuto il voto unanime dalla Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco che quindi invierà formalmente a Parigi la candidatura per ottenere l'iscrizione del sito.

“E’ un giornata storica – commenta il Presidente del Veneto, Luca Zaia – voglio innanzitutto ringraziare tutti quelli che hanno lavorato al dossier, una fantastica squadra che ha visto intrecciarsi professionalità di altissimo livello, veri e propri cultori e conoscitori del territorio. Scienza e amore per la nostra terra. Un’altra porzione di Veneto sta dunque per entrare nell’olimpo dei grandi siti dell’umanità. Ringrazio, inoltre, il presidente Bernabè, tutti i ministri del governo rappresentati nel CNIU, che hanno sostenuto la candidatura con l’approvazione, e i loro tecnici”.

Ora la Commissione nazionale per l’Unesco, che ha fatto proprio il giudizio di merito espresso ieri dal Ministero dell’Agricoltura, trasmetterà la proposta di candidatura alla rappresentanza permanente dell’Italia presso l’Unesco di Parigi, che consegnerà il dossier, inviato dalla Regione Veneto, entro la scadenza del 31 gennaio.

Dal 1° febbraio 2017 inizierà il processo di valutazione il cui esito finale sarà annunciato entro  luglio 2018, a dieci anni esatti dall’inizio del percorso con la sottoscrizione dell’intesa tra la provincia di Treviso e i sette comuni delle ‘terre alte’ della Marca (Cison di Valmarino, Follina, Miane, Revine Lago, Tarzo, Valdobbiadene e Segusino) per la salvaguardia paesaggistica e ambientale dell’area collinare e con la prima richiesta di ingresso nella ‘tentative list’ dell’Unesco da parte dell’allora ministro dell’Agricoltura, Luca Zaia.

“E’ un passo decisivo che attendavamo con trepidazione – commenta il presidente di Coldiretti Treviso, Walter Feltrin – E del resto è il giusto riconoscimento per un prodotto che è il primo artefice dell’aumento dell’export di made in italy in tutto il mondo e che riconosce l’importanza di un territorio dallo straordinario valore storico, culturale e paesaggistico in grado di esprimere una produzione che ha saputo conquistare apprezzamenti su scala mondiale.

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