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Cronaca

Polemiche sulla campagna vaccinale nella Marca: minacce al Dg Benazzi

Il Direttore Generale dell'Ulss 2 è stato oggetto dell'invio, presso la sua abitazione, di diverse cartoline minatorie da parte di mitomani che lo accusano di non essere un vero medico

La campagna vaccinale organizzata dall'Ulss 2 di Treviso continua a creare molto dibattito tra i cittadini trevigiani, tra chi approva le scelte poste in essere dalla Direzione sanitaria e chi invece ritiene che sia tutto un programma già ideato a monte dai poteri forti per sovvertire il sistema. Ed è proprio su quest'ultima linea di pensiero che si allineano le numerose cartoline minatorie che in queste settimane sono state inviate presso l'abitazione del Dg dell'Ulss 2, Francesco Benazzi. «Si tratta di vere e proprie cartoline, inviate ovviamente da ignoti, farcite di ogni minaccia possibile - racconta ai nostri microfoni il dr. Benazzi - C'è, ad esempio, chi mi insulta perché ritiene che io non sia un vero medico in quanto consiglio la vaccinazione, o chi crede che la campagna vaccinale sia qualcosa di mistico ideato da chissà quali poteri mondiali per eliminare la popolazione. Ma sono presenti anche coloro che minacciano di farmi del male fisico nel malaugurato caso in cui dovessi incontrarli. Fondalmentalmente, penso si tratti di persone no vax che si scagliano contro di me come simbolo dell'Ulss 2 e della Regione Veneto, per sfogare la loro rabbia in questo periodo difficile. Di certo, però, non mi faccio minimamente preoccupare da queste persone».

I no vax, però, Benazzi deve affrontarli anche all'interno delle corsie degli ospedali della Marca visto che sono ancora diversi (anche se non moltissimi) gli esponenti del modo sanitario locale che non hanno voluto procedere alla vaccinazione di massa richiesta dall'Ulss 2 e dalla Regione Veneto. L'obiettivo, infatti, sarebbe quello di raggiungere il prima possibile la quota del 100% delle vaccinazioni al personale sanitario, oggi un'utopia considerando per l'appunto le defezioni già pervenute. Ma su questo Benazzi non ci sta: «Per ora, per la sicurezza di tutti, abbiamo spostato il nostro personale no vax in reparti totalmente Covid free. Una piccola precauzione per evitare qualsivoglia problema. Voglio però essere chiaro su una cosa: se mai dovesse venirsi a creare un nuovo cluster di contagio a causa di uno di questi medici/infermieri, come Ulss passeremo subito alle vie legali. Il vaccino è si volontario, ma questo non vuol dire libertà di mettere a rischio la salute degli altri, soprattutto in un mestiere come il nostro».

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