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Cronaca Vazzola

"Assolda" killer sul dark web, parla il 34enne: «Non sarei mai andato fino in fondo»

L'uomo, un disabile di Vazzola, avrebbe prenotato l'omicidio su commissione, pagando 12 mila dollari ad un sito "specializzato" operante nell'internet oscura, del fidanzato di una donna della quale si era innamorato. «È stata una grande stupidaggine - ha detto - che, tra l’altro, mi è costata 10mila euro. Al momento non vedo l’ora di incontrare quell’imprenditore di Conegliano per spiegargli quello che è successo e chiarire tutta questa vicenda»

«Non sarei mai andato fino in fondo». Parla, per la prima volta, l'uomo che avrebbe assoldato un "killer" in un sito presente nel dark web per fare uccidere il fidanzato della donna di cui era innamorato. Un piano folle, quello che sarebbe stato messo in atto da un 34enne di Vazzola, che però è stato scoperto dall'Fbi statunitense, che ha allertato la Polizia Italiana. 

«Non avrei mai dato quell'ordine, non sarei mai andato fino in fondo» è la sua linea difensiva. E aggiunge: «È stata una grande stupidaggine che, tra l’altro, mi è costata 10mila euro. Al momento non vedo l’ora di incontrare quell’imprenditore di Conegliano per spiegargli quello che è successo e chiarire tutta questa vicenda». Resta però il pagamento di quella somma in bitcoin (12 mila dollari), compiuta in due tranches da 6 mila ciascuna, che il giovane avrebbe versato al sito internet, specializzato, o così si pubblicizzava, in omicidi su commissione. Il 34enne di più non ha riferito. Forse voleva solo spaventare il rivale o magari si è reso conto dell'assurdità delle sue azioni e sta semplicemente cercando una via d'uscita.

Il telefonino e il computer dell'uomo, che è un disabile figlio di una famiglia molto in vista a Vazzola, sono stati esaminati nel corso di un incidente probatorio. E' stato in oltre nominato un perito, esperto di dark Web, per verificare l'autenticità del sito: il sospetto è infatti che l'amante respinto e rancoroso sia rimasto vittima esso stesso di un truffa per creduloni.

Messo alle strette dagli investigatori, il 34enne aveva ammesso quasi subito le sue responsabilità. E ha così motivato il suo piano: l'amore non corrisposto per una donna che desiderava a tutti i costi ma che, secondo lui, non avrebbe mai potuto avere se non uccidendo il «rivale in amore». Grande esperto informatico, una sorta di «nerd» solito trascorrere ore e ore al computer, l'uomo si era registrato tempo fa sul portale «Murder for hire», scegliendolo tra i vari siti che offrono questo e altri «servizi» illegali. Aveva anche scelto un nickname ad effetto: «The punisher 2020».

Nei suoi confronti, alla luce del fatto che l'uomo è incensurato, il giudice per l'udienza preliminare non aveva ritenuto di far scattare misure restrittive della libertà. Per lui, denunciato a pide libero, l'accusa è per ora quella di minaccia aggravata.  


 

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