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Cronaca Vazzola

Grave incidente a Fossalta di Piave, indagato 30enne trevigiano

Il 6 febbraio scorso l'uomo, residente a Vazzola, ha perso il controllo della sua auto scatenando una carambola di vetture che ha finito per ferire gravemente un donna di 32 anni

La Procura di Venezia vuole andare a fondo del grave incidente successo il 6 febbraio 2021 a Fossalta di Piave e in seguito al quale una giovane mamma del posto, L. D.32 anni, assistita da Studio3A, è rimasta per svariati giorni in Rianimazione, con la vita appesa ad un filo, ed è tuttora ricoverata all’ospedale, non si sa ancora con quali danni cerebrali.

Il Pubblico Ministero  Stefano Buccini, ha aperto un procedimento penale sul sinistro iscrivendo nel registro degli indagati per il reato di lesioni personali stradali gravissime un 30enne di Vazzola, F. M., che ha di fatto travolto la donna, e disponendo una perizia cinematica per ricostruire la dinamica, le cause e le responsabilità dell’accaduto: l’incarico sarà formalmente conferito giovedì 11 marzo 2021,  all’ingegner Pierluigi Zamuner.

L’incidente si è verificato alle 22 in via Roma, lungo un tratto rettilineo compreso tra due rotatorie. Il marito della trentaduenne, R. V., 39 anni, era fermo in sosta nella stradina laterale di fronte alla casa dei suoceri, totalmente al di fuori della carreggiata principale, sul posto di guida della sua Audi A6 a bordo della quale si trovava anche il figlioletto di tre anni: sua moglie era invece appena scesa del veicolo per aprire il cancello dell’abitazione dei genitoriAll’improvviso R.V. che procedeva in via Roma su una Volkswagen Golf provenendo dal centro di Fossalta di Piave e diretto verso Meolo, ha inspiegabilmente perso il controllo dell’auto e, prima di finire la sua corsa addosso a un palo, ha impattato con inaudita violenza contro il paraurti posteriore dell’Audi. La macchina ruotato di 180 gradi andando così a colpire all’altezza delle gambe L. D., che è rovinata a terra battendo pesantemente il capo.

Il padre e il bimbo piccolo se la sono per fortuna cavata con ferite non gravi, la mamma invece è stata trasportata dai sanitari del Suem di San Donà, prontamente accorsi, all’ospedale dell’Angelo di Mestre in ragione dell’estrema gravità del suo quadro clinico e del preoccupante trauma cranico riportato: sul posto per i rilievi sono intervenuti anche i carabinieri di San Donà di Piave. 

Dopo svariati giorni passati nel reparto di Rianimazione a causa dell’esteso edema cerebrale e della forte pressione cranica, tenuta in coma farmacologico dai medici, la giovane è stata dichiarata fuori pericolo e il primo marzo è stata anche trasferita nel più vicino ospedale di San Donà di Piave. L. D. ora è cosciente ma non riesce a parlare.

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