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Cronaca Conegliano

Nuova ondata di maltempo in arrivo, la Regione stanzia un milione per la tromba d'aria

Il bollettino Arpav: nella notte e nella mattinata di mercoledì rovesci e temporali sparsi. Luca Zaia sull'emergenza a Conegliano: "I fondi serviranno per i primi interventi di soccorso e protezione civile". La provincia completa il censimento dei danni agli istituti scolastici della Marca

TREVISO Vista la situazione meteorologica attesa sul territorio regionale, preso atto dell’avviso di criticità idrogeologica e idraulica emesso oggi alle ore 14:00, il Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto, al fine di garantire un monitoraggio costante della situazione e la massima prontezza operativa del Sistema di Protezione Civile, dichiara sino alle ore 14:00 di domani, mercoledì 10 agosto 2016: lo stato di attenzione (da riconfigurare, a livello locale, in fase di preallarme/allarme, a seconda dell’intensità dei fenomeni) per possibili situazioni di criticità idrogeologica dovuta a forti temporali in tutto il territorio veneto.

Queste le previsioni meteo dell’ARPAV: Il transito di un veloce impulso perturbato determina una fase di instabilità tra il pomeriggio di martedì 9 e quello di mercoledì 10. Nel pomeriggio di martedì 9 aumenterà la probabilità di rovesci e temporali sulle zone montane, a partire dalle Dolomiti e in successiva estensione alle Prealpi e zone pedemontane dalla serata; sul resto della pianura le precipitazioni saranno generalmente assenti.

Nella notte e nella mattinata di mercoledì rovesci e temporali sparsi saranno probabili su gran parte della regione, in particolare sulle zone centro settentrionali. Non si escludono fenomeni localmente intensi, a partire dal pomeriggio/sera di martedì sulle zone montane e successivamente anche su quelle pedemontane e pianura settentrionale; possibili quantitativi di pioggia localmente anche consistenti specie sulle zone montane e pedemontane.

Un milione di euro per i primi interventi di ‘somma urgenza’ per fronteggiare il fortunale che si è abbattuto la settimana scorsa a Conegliano e per la bomba d’acqua che ha colpito il 27 luglio su Verona. E’ quanto ha deliberato la Giunta regionale del Veneto, su iniziativa del presidente Zaia.

“Tra fine luglio e la prima settimana di agosto si sono verificati due gravi eventi catastrofici in Veneto. Venerdì 5 agosto una tromba d’aria ha colpito drammaticamente il cuore di un centro storico di grande valenza artistica, abbattendo alberi secolari, sconvolgendo parchi e scoperchiando tetti di palazzi e ville – dichiara il presidente – Ingenti i danni provocati il 27 luglio dalla bomba d’acqua che si è rovesciata sul territorio comunale di Verona, provocando allagamenti di notevole entità, soprattutto nel quartiere di Veronetta, ma anche nella Città Antica e nel quartiere Cittadella, in sinistra Adige da zona Ponte Garibaldi, Borgo Trento, Valdonega, alla zona Ponte Nuovo-Università, e ancora nelle zone di Borgo Milano, Stadio, Porta Palio e Porta Nuova”. “In attesa che lo Stato riconosca lo stato di emergenza e individui i fondi per ristorare i danni subiti da opere pubbliche e da privati – ha concluso Zaia - abbiamo stanziano un milione di euro per i primi interventi di soccorso e protezione civile”.

La Provincia di Treviso ha terminato la ricognizione nelle scuole superiori dopo la tromba d'aria che ha colpito Conegliano e le zone limitrofe. Negli edifici degli Istituti Scolastici Secondari, tutti a carico alla Provincia di Treviso, sono stati rilevati diversi danni o problematiche relative alla vegetazione. La Provincia sta operando per risolvere il tutto nel minor tempo possibile, prima dell'inizio del prossimo anno scolastico formativo. “Per fortuna nessun ferito o problemi gravi – spiega Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso – ma si tratta comunque di un ammontare di danni che va dai 50.000 ai 100.000 euro. In un periodo dove, a causa della riforma Delrio del Governo Renzi, non abbiamo neppure 5.000 euro per sistemare i percorsi del Parco della Storga, capite bene che sarà un miracolo recuperare queste risorse e sistemare gli edifici per la sicurezza degli studenti, del personale scolastico e delle famiglie. Purtroppo questi sono gli effetti della riforma. Ma, come sempre, cercheremo di fare quanto è nelle nostre possibilità, in attesa che a Roma qualcuno si svegli”. 

Danni alle scuole causati dal maltempo

IPSIA Pittoni:

• ramaglie nell'area Ex casa del custode

• rottura del gruppo di continuità nelle segreterie,

• parecchi vetri rotti in varie zone dell'istituto da ripristinare,

• tegole rotte e a terra nell'angolo nord-ovest dell'edificio Ex Pagot,

• allagamento nella zona officine e carrozzeria edificio Ex Pagot

• cavo aereo telefonico da riposizionare.

ITIS Galilei:

• un paio d'alberi abbattuti sul giardino dell'istituto e ramaglia ovunque sparsa • due alberi abbattuti sulla scarpata a ridosso della ferrovia Udine-Venezia di cui uno in vicinanza con la SS Pontebbana.

• lampada esterna con vetro rotta,

• struttura tabellone da basket esterno buttata giù dal vento

• segnale antincendio esterno da ripristinare.

ITT Da Collo:

• un paio di alberature abbattute sull'area in sopralzo esterna,

• verifica delle facciate in vetrocemento esterne

LS Marconi:

• palestra: divelto un cupolino di illuminazione sul tetto.

ITC Fanno:

• parecchi profili di alluminio divelti

• danni all'impianto fotovoltaico: divelto il coperchio della cassetta inverter, spostata in altra posizione una fila completa di pannelli solari con danni ai cavidotti e ai supporti metallici a terra.

ISISS CERLETTI

• danni causati dalla caduta di lastre di lamiera di copertura di edificio vicino

• rottura di camini in cotto dell'ex casa del preside, uffici universitari

• scoperchiato tetto dell'ex-stalla enoteca

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