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Cronaca

Ventiquattro anni al killer di Marilena Corrò, ma il complice è già libero

Dura condanna per Gianfranco Coppola, 48 anni,e responsabile materiale del delitto. Ma Pierangelo Zigliani, il 68enne milanese accusato di aver aiutato a occultare il corpo, grazie ai benefici di legge è già a piede libero

Gianfranco Coppola, 48 anni,e responsabile materiale del delitto,  condannato a 24 anni di reclusione oltre al pagamento di 6300 euro di risarcimento ma  Pierangelo Zigliani, il 68enne milanese accusato di aver aiutato a occultare il corpo di Marilena Corrò, la 52enne trevigiana uccisa a Capo Verde il 26 novembre dell'anno corso e a cancellare le tracce di sangue lasciate a terra dopo il pestaggio, ha ricevuto una condanna a 2 anni e 3 mesi (oltre a 2700 euro di risarcimento). Di fatto, grazie ai benefici di legge è già  a piede libero e ora ha 30 giorni di tempo per lasciare il Paese e rientrare in Italia.

Questo l'esito esito della sentenza pronunciata ieri Boa Vista (Capo Verde) al processo per l'uccisione della donna italiana che ha  provocato indignazione tra gli italiani presenti in aula e perplessità sui media locali. Stando alla ricostruzione dei fatti sarebbe stato un alterco a risultare fatale alla Corrò: una spinta e la donna è caduta accidentalmente dentro ad un serbatoio. Ad inchiodare Coppola più che il passato di aggressioni e violenze che hanno punteggiato i suoi dieci anni di residenza nell'isola parlano le prove rinvenute sul luogo dell'omicidio dagli inquirenti: segni di sangue su un martello, su una sedia e su un muro della pensione e altre gocce che portavano proprio verso la cisterna dove gli investigatori hanno rinvenuto il corpo.

Infine il movente: il killer alloggiava da tempo nel B&B di Marilena ed era in ritardo di mesi nei pagamenti. Quando la donna ha preteso i soldi è scoppiata la lite diventata fatale. Marilena Corrò a Capo Verde si era trasferita nel 2018 prendendo le redini dell'attività del padre, scomparso pochi mesi prima. Un'occasione per voltare pagina e dare corpo al sogno di vivere in un luogo paradisiaco, in mezzo all'Atlantico. Poi l'incontro con Coppola e il suo complice. A Treviso, i familiari di Marilena Corrò ufficialmente non vogliono commentare la sentenza. Tuttavia serpeggia molta scontentezza per un verdetto considerato troppo mite.

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