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Cronaca Conegliano

Caldo, preoccupazione per i vigneti trevigiani in stress idrico

LE poche piogge non bastano, la preoccupazione da parte dei viticoltori sta salendo, soprattutto in vista del periodo della vendemmia

Nonostante il caldo torrido la maturazione delle uve procede regolare, anche se i viticoltori veneti stanno aspettando la pioggia per non vedere i loro vigneti entrare in un preoccupante stato di stress idrico, com'è accaduto la scorsa estate. Preoccupa anche l'eccessivo caldo umido che da giorni sta stagnando sulla nostra regione e che sta mettendo in crisi i vigneti, che a poche settimane dalla vendemmia avrebbero bisogno anche di notti fresche e ventilate con adeguate escursioni termiche.

L'Osservatorio di Veneto Agricoltura, in vista del tradizionale incontro sulle previsioni vendemmiali nel nord est d'Italia, in programma il 4 settembre a Legnaro (Padova), ha fatto il punto raccogliendo i primi dati. Nel comprensorio Conegliano-Valdobbiadene DOCG, dopo le piogge di maggio e giugno, che non hanno causato danni da malattie ai vigneti, il caldo intenso di questi giorni comincia a destare qualche preoccupazione. La pioggia (20-40 mm) della scorsa settimana ha stoppato momentaneamente una situazione di carenza idrica che però ora si sta già ripresentando sui vigneti ad altitudini superiori i 200 m.

Nell'area Lison-Pramaggiore-Piave l'invaiatura delle varietà precoci (Chardonnay, Pinot Grigio e Bianco) è giunta al 50%, mentre è appena all'inizio per il Prosecco (Glera) e il Merlot. Rispetto al 2012 la vendemmia delle varietà precoci è annunciata in ritardo di una decina di giorni, tanto che le operazioni di raccolta dovrebbero iniziare nei primi giorni di settembre. Nell'area dei Colli Euganei, diversamente dal 2012, lo stress idrico non sta creando per ora eccessive preoccupazioni. Nelle varietà precoci (Chardonnay, Pinot e Moscato) l'invaiatura è avvenuta dieci giorni fa, mentre è già a buon punto per il Merlot. Tra qualche giorno sarà il turno del Raboso e del Cabernet. Sotto il profilo quantitativo, la vendemmia si annuncia senz'altro superiore rispetto allo scorso anno. Anche nel vicentino, la maturazione delle uve sta procedendo con regolarità. Le varietà precoci, in primis il Pinot, sono in piena invaiatura mentre la vendemmia dovrebbe iniziare con 15 giorni di ritardo rispetto al 2012. Infine, nel veronese i vari Consorzi ricordano che temperature così elevate, come quelle di questi giorni, non facilitano l' attività vegetativa della vite, anzi favoriscono fenomeni di scottatura su grappoli e foglie. La Garganega sta completando l'accrescimento dell'acino e si attendono delle gradazioni sensibilmente al di sopra della media, soprattutto nei vigneti irrigati. Per le uve bianche ci si attende una produzione inferiore del 10% rispetto alla media storica.

Nel 2012 sono stati oltre 76.000 gli ettari coltivati i quali hanno prodotto 10,8 milioni di quintali di uva pari a 8 milioni di ettolitri di vino di qualità, di cui il 52,7% DOP e il 40,7% a IGP. L'export del comparto, sempre nel 2012, ha sfiorato il miliardo e mezzo di euro, posizionando la nostra Regione al primo posto in Italia con il 31% del valore complessivo delle esportazioni. (ANSA)

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