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Cronaca Villorba

Giro di fatture false, assolto ex pilota di rally trevigiano

Fabio Valle, 58enne di Villorba, è stato dichiarato oggi, 25 ottobre, non colpevole del reato di falsa fatturazione. Era accusato di aver messo in piedi un meccanismo grazie al quale sarebbero stati utilizzati 25 milioni in false scritture per evadere l'Iva e non pagare le imposte

Era stato sottoposto ad una vera e propria gogna mediatica, accusato di essere uno degli organizzatori di un giro vorticoso e milionario di fatture false. Ma dopo otto lunghi anni anni Fabio Valle, 58enne ex pilota di rally, è uscito "pulito" dal processo di primo grado in cui gli si contestava l'utilizzo di 25 milioni in false fatturazioni, emesse per non pagare le imposte e evadere l'Iva, e la distruzione di documenti contabili. Insieme a lui oggi, 25 ottobre, il collegio dei giudici che era chiamato ad esprimersi sui fatti, che nelle ipotesi della Procura sarebbero avvenuti tra il 2010 e il 2014, è stato assolto anche Manolo Biz, 43enne di Cordenons (Pordenone). Condannato (otto mesi la pena) ma solo per una fattura emessa nel 2013, il terzo imputato, Marco Bortoluzzi, 42enne di Spresiano. Il pubblico ministero Anna Andreatta aveva invece chiesto condanne pari a sei anni per il pilota villorbese, 2 anni per Biz e 1 anno per Bortoluzzi.

Valle era finito in nei guai per una inchiesta della procura di Treviso insieme alla madre Wilma Rizzo, amministratrice di diritto di tre società che fanno capo al pilota. L’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza, aveva portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per Bortoluzzi e in carcere per l'ex pilota, che ha alle spalle una precedente condanna per reati fiscali nell’ambito del crack dell’azienda Spark di Pieve d’Alpago.

I tre indagati erano accusati di aver ideato e messo in atto un sistema di fatture per false operazioni relative ad acquisti e vendite, «con lo scopo - aveva detto la finanza - di abbattere i ricavi e frodare il fisco». Tre le società finite nel mirino dei finanzieri: la “Blusteel” e la “Mobile Products” di Villorba e la “Omb srl” di Susegana, che risultavano tutte intestate a Wilma Rizzo, 85enne amministratrice di diritto, mentre il figlio Fabio ne era l'amministratore “di fatto”.

Società “cartiere” attraverso le quali gli inquirenti distenevano fosse stato costruito un fittizio giro d’affari che non avrebbe però trovato riscontri reali. Una delle società che ha emesso fatture di vendita nei confronti di quelle di Valle, infatti, è la “Ustari Exstens Sl” con sede a Barcellona, intestata a Biz, parente dei Valle. Una impresa la cui attività, come hanno appurato le Fiamme Gialle in Spagna, è cessata nel 2008 ed è quindi inesistente. Così come inesistente sarebbe stata la “BM” di Marco Bortoluzzi, attiva dal 2009 senza aver mai presentato una dichiarazione dei redditi e Iva e senza dipendenti, ma comunque tra le “erogatrici” di fatture nei confronti delle società della famiglia dell’ex pilota.

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