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Cronaca Villorba

Morta di malaria, archiviazione per il caso della piccola di origine trevigiana

Finisce la vicenda giudiziaria relativa al decesso di Sofia Zago, la bimba di soli 4 anni morta di malaria il 4 settembre del 2017, malattia che avrebbe contratto all'ospedale Santa Chiara di Trento. Il padre Marco è originario della Marca, dove vivono anche la zia (sorella del papà, residente a Villorba), la nonna e le cugine

Per il gip di Trento Adriana De Tommaso non c'è stata responsabilità penale e quindi ha proceduto ad accogliere la richiesta di archiviazione del fascicolo presentata dal pubblico ministero Marco Galina. Finisce così la vicenda giudiziaria relativa alla morte di Sofia Zago, la bimba di soli 4 anni morta di malaria il 4 settembre del 2017, malattia che avrebbe contratto all'ospedale Santa Chiara di Trento. Marco, il padre della piccola Sofia, è originario della provincia di Treviso, dove vivono anche la zia (sorella del papà, residente a Villorba), la nonna e le cugine. 

L' archiviazione, formulata a carico delle quattro persone finite sotto inchiesta, tre infermiere e un medico, tutti indagati per omicidio colposo e responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario, si motiva con il fatto che «gli elementi acquisiti non sono idonei a sostenere l’accusa, condividendosi e richiamandosi alle motivazioni del pm, contenute della richiesta, poiché appare che l'indagine non ha permesso di permesso di accertare in maniera univoca in che modo sia avvenuto il contagio, pur nella certezza che questo sia avvenuto all'interno del nosocomio trentino». Il gip ha escluso che possa essere stata una zanzara il veicolo del contagio, mentre viene invece sottolineato come questo possa  essere avvenuto grazie ad una «sovrapposizione» fra Sofia Zago e un’altra bambina con la malaria che in quei giorni era ospite al santa Chiara e che la trasmissione sia avvenuta durante un prelievo. 

Nell'estate del 2017 Sofia aveva trascorso le vacanze con mamma Francesca e papà Marco nella vicina Bibione, dove proprio nell'ospedale di Portogruaro ha ricevuto delle cure legate ad un diabete infantile. Poi la situazione medica è cambiata aggravandosi e la bambina è stata subito trasferita all'ospedale di Brescia, dove purtroppo non c'è stato nulla da fare.

L'archiviazione era già stata chiesta nel 2018, ma in quel caso il gip aveva respinto la richiesta disponendo invece un supplemento di indagine.

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