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Cronaca

Scontri con la polizia, assolti quattro tifosi della Fortitudo

Gli incidenti si registrarono il 29 maggio del 2016 al Palaverde di Villorba. Erano accusati tutti di oltraggio a pubblico ufficiale

Tutti assolti i quattro tifosi della Fortitudo Bologna coinvolti in scontri con la polizia in occasione di una gara interna della semifinale di A2 al Palaverde di Treviso il 29 maggio del 2016. Questa la sentenza emessa oggi, lunedì 2 novembre, dal giudice Leonardo Bianco al termine del procedimento che ha visto sul banco degli imputati, tutti accusati di oltraggio a pubblico ufficiale, il 34enne Samuele Amadesi, il 59enne Stefano Fabbiani, Christian Alberoni, 45 anni, il 40enne Lucia Giacomelli e Luca Bignami, 45 anni, accusato anche di lesioni. Per quest'ultimo il capo di imputazione è stato riqualificato in percosse ed è stato giudicato non colpevole mancando la querela di parte.

I quattro erano venuti a contatto con personale della Questura di Treviso e del Secondo Radio Mobile di Padova che stava effettuando controlli all'ingresso. «C..., c'ho il biglietto io» erano state alcune delle frasi rivolte alla forza di pubblica sicurezza, unitamente a «terroni di m....pezzi di m...teste di c....» e «froci».

La reazione dei poliziotti era stata veemente e allora uno dei quattro avrebbe urlato «guardate cosa avete fatto, pezzi di m....» indicando un amico finito a terra. Contestualmente Bignami avrebbe colpito al volto uno degli agenti intervenuti, provocandogli lesioni alla piramide nasale e al'avambraccio sinistro. Nella situazione caotica che si è venuta a creare, con pannelli staccati dal controsoffitto, seggiolini sfasciati, insulti, spintoni e anche qualche ceffone, era rimasto  coinvolto anche l'allora  Questore di Treviso, Tommaso Cacciapaglia, che sarebbe stato schiaffeggiato da uno dei supporter bolognesi.  

Il risultato degli incidenti fu il divieto di trasferta per i tifosi emiliani in vista di Gara 2 e, successivamente, egual provvedimento nei confronti di quelli trevigiani per i due match da disputare la PalaDozza. L'identificazione degli imputati tra coloro che senza biglietto avevano caricato la polizia per entrare è apparsa in aula alquanto fumosa e impossibile da verificare con certezza. Da qui, pare di capire, la sentenza di assoluzione. 

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