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Cronaca Ippodromo / Via Fontane

Muore sbattendo la testa dopo una lite, il pubblico ministero riformula l'imputazione

Il 24 luglio del 2020 Giovanni Gagno, 80enne ex commerciante di Villorba, rimane a terra dopo una discussione con Marco Braido, 42enne residente a Ponzano, che inizialmente viene accusato del solo omicidio preterintenzionale del pensionato, deceduto il giorno dopo. Oggi, 20 settembre, nel corso dell'udienza preliminare, sono state inserite anche le lesioni provocate alla moglie dell'anziano

Tra gli addebiti mancava un elemento essenziale: le lesioni gravi commesse ai danni della moglie della vittima, spintonata a terra con violenza inaudita. Così oggi, 20 settembre, il pubblico ministero Anna Andreatta si è presentata all'udienza preliminare in cui Marco Braido, 42enne residente a Ponzano, deve rispondere del reato di omicidio preterintenzionale di Giovanni Gagno, 80enne ex negoziante di Villorba morto in seguito ai traumi di una rovinosa caduta a terra al termine di una lite per un parcheggio, con un capo di imputazione rivisto sulla base di due memorie presentate dai legali della parte civile, gli avvocati Vincenzo Contegiacomo e Alberto Zannini, una al pm e una al gip. L'eventuale rinvio a giudizio, o la decisione del difensore (l'avvocato Esmeralda di Risio) di fare richiesta di un rito alternativo, è stata quindi aggiornata al 23 gennaio dal momento che il gup Angelo Mascolo ha concesso termini.

Il 24 luglio del 2020  a casa di Giovanni Gagno della moglie Settima Scattolin, al civico 7 di via Fontane a Villorba, erano arrivati gli operai di una ditta per montare un nuovo condizionatore. Posteggiano il furgone nella stradina laterale accanto all'abitazione quando, poco prima delle 9, sopraggiunge anche Marco Braido. Con il mezzo parcheggiato lì le manovre degli altri veicoli sono diventate più difficoltose perché lo sterrato è stretto, raggiungendo giusto un pugno di case. Il 42enne si infastidisce ed ecco innescarsi la scintilla: scoppia un diverbio con gli operai, poi Settima, 83 anni, si affaccia per vedere cosa succede. L'anziana sarebbe uscita in strada e a quel punto sarebbe scoppiata la lite. La donna richiama Braido e lui, incurante del fatto di avere davanti una persona di età avanzata, le sferra una violentissima spinta, provocandole svariate lesioni. A quel punto, richiamato dai rumori, esce anche Gagno.

 A nulla valgono i tentativi di sedare gli animi: l'ottantenne si avvicina, parte una discussione e la tragedia si consuma in pochi concitati attimi. Come testimoni del fatto c'erano tre operai che stavano lavorando per cambiare il condizionatore in casa Gagno, ai quali  Braido aveva fatto spostare il furgone per entrare con l'auto nel vialetto e andare nell'abitazione dei suoceri. Il 42enne, dopo che Settima Scattolin gli si è parata davanti, sarebbe quindi sceso dall'auto, mentre Giovanni Gagno ( i cui familiari si sono costituiti come parte civile)stava uscendo anche lui dal cancello di casa. Braido avrebbe quindi spinto l'anziano all'indietro, con le mani sul petto. E' un gesto molto vigoroso e il commerciante in pensione avrebbe perso l’equilibrio, cadendo e sbattendo violentemente la nuca a terra. La situazione appare subito grave. Gagno viene portato all'ospedale di Treviso dove muore il giorno dopo. 

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