Abusi sessuali in seminario: «Io, violentato da due preti che ancora esercitano in Veneto»
L'accusa di Gianbruno Cecchin, professore di 49 anni, sarà depositata in procura a Treviso lunedì. Dopo 30 anni avrebbe denunciato gli abusi subiti mentre si trovava in seminario
L'accusa, pesante, è di Gianbruno Cecchin, 49enne professore di filosofia, bioetica e antropologia filosofica oltreché libero professionista nell’ambito della comunicazione e delle risorse umane e già assessore a Galliera Veneta (PD). A 30 anni dagli abusi di cui sarebbe stato vittima mentre frequentava il primo anno di seminario, da parte dell'allora responsabile della Comunità Vocazionale e del suo assistente, avrebbe trovato la forza di denunciare le violenze scrivendo una lettera al Papa e al Vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, oltre ai due vescovi emeriti di Treviso, monsignor Gianfranco Agostino Gardin e monsignor Paolo Magnani, e al presidente della Cei cardinale Gualtiero Bassetti. Le sue accuse, lunedì mattina, diventeranno un atto d'accusa depositato in Procura a Treviso. La notizia è riportata dai quotidiani locali.
«Maledette mura del seminario»
Checchin avrebbe parlarto di «abusi e violenze patiti tra le maledette mura del seminario di Treviso», accusando due sacerdoti che attualmente eserciterebbero il presbiterio in provincia di Venezia e di Padova. Il 42enne (già chierichetto, animatore parrocchiale e frequentante il Gruppo Diaspora) avrebbe spiegato di essere al corrente di ulteriori abusi ai danni di altri seminaristi, commessi nella casa vacanze della diocesi, nel bellunese. A rendere ancora più pesante la situazione di Cecchin, ora sposato con il suo compagno storico dopo aver passato lunghi periodi pensando al suicidio, sarebbero però le minacce di morte continue che riceverebbe da esponenti della curia veneta intenti a "chiudergli la bocca".
La risposta della Diocesi di Treviso