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Cronaca Vittorio Veneto

A Vittorio Veneto inaugura il Museo dell'Industria Bacologica “Domenico Marson”

Si trova in località Meschio e ha sede presso il complesso un tempo adibito ad Osservatorio ed Istituto Bacologico fondato nel 1882 dal noto chimico italiano

VITTORIO VENETO Domenica 1° ottobre alle 15.30 aprirà le porte alla città di Vittorio Veneto il Museo dell’Industria Bacologica “Domenico Marson”. Si trova in località Meschio e ha sede presso il complesso un tempo adibito ad Osservatorio ed Istituto Bacologico fondato nel 1882 dal chimico Domenico Marson. Lo stabilimento è rimasto intatto nel corpo principale e conserva gran parte dei macchinari e delle strumentazioni di un tempo. Il complesso è stato dichiarato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali “di interesse particolarmente importante” e quindi sottoposto a tutela da parte della competente Soprintendenza.

Per comprendere la nascita degli Stabilimenti Bacologici bisogna risalire all’inizio della seconda metà del diciannovesimo secolo. A causa del repentino diffondersi della pebrina, malattia del baco da seta, si verificò in Europa l’improvviso crollo della produzione bozzoli che comportò conseguenze catastrofiche per l’economia. L’epidemia pertanto divenne un problema di Stato. Lo scienziato Louis Pasteur, nel 1865, venne incaricato dal Governo francese di affrontare il problema e, dopo cinque anni di studi ed esperimenti, approntò un metodo profilattico che fu alla base della rinascita della bachicoltura. Il metodo, denominato “della selezione cellulare”, si basava sull’analisi microscopica delle singole farfalle, in modo da poter eliminare le uova deposte dalle farfalle colpite dalla malattia.

In Italia a seguito dell’adozione del metodo Pasteur, nascono successivamente al 1870 gli Stabilimenti Bacologici che oltre ad essere preposti alla produzione del seme bachi sano, di-ventarono veri e propri Istituti di ricerca scientifica. La poderosa ricerca ebbe risvolti sorprendenti e straordinari. L’Italia divenne il paese primo produttore di seta d’Europa ed uno dei maggiori produttori a livello mondiale, venendo ad occupare il terzo posto dopo il Giappone e la Cina. Vittorio Veneto divenne il Centro di pro-duzione del seme bachi più importante a livello nazionale, dopo Ascoli Piceno.

Il Museo “Domenico Marson” è privato e viene aperto dagli eredi. “La volontà è quella di raccogliere in luogo le conoscenze di un’attività che è sempre stata poco conosciuta anche dagli addetti ai lavori nel campo della bachicoltura e della filiera serica” dice Ettore Marson fondatore del Museo. “Le conoscenze nel campo della microbiologia e della fisiologia cellulare che questa industria aveva acquisito dovrebbero interessare qualsiasi persona che vuole conoscere la realtà”. Questo luogo completa un altro importantissimo museo cittadino: il Museo del Baco da Seta che raccoglie tutte le preziose testimonianze della filiera serica. Sarà aperto su prenotazione, informazioni www.industriabacologica.it.

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