Forconi, a Vittorio Veneto arriva Scottà: "Situazione degenerata"

«Forconi? Il nome attribuito alla protesta è evocativo di una situazione che è degenerata nel nostro Paese creando un burrone tra cittadino e Stato. Come non si fa ad esprimere la propria vicinanza a chi è costretto a scegliere la protesta perché non ha altri modi per far sentire i propri bisogni e le proprie necessità. Il mondo delle imprese è stato munto all'inverosimile. L'Italia ha una tassazione che quando viene raccontata a cittadini stranieri questi restano allibiti, anzi pensano che ci si sta burlando di loro." Sono le parole dell'eurodeputato trevigiano Giancarlo Scottà in visita ad un presidio organizzato al casello autostradale di Vittorio Veneto. 

"Invece, la situazione sembra giunta ad un punto di non ritorno dove l'imprenditore ed i suoi dipendenti non riescono a vedere alcuno spiraglio di luce per rendere competitivo il loro lavoro. L'Italia così facendo ha tolto energia a tutto il sistema lavoro andando a minare la distintività nazionale: senza energia non c'è neanche creatività e senza creatività non c'è neanche il made in Italy. Quando si raggiunge un presidio di questa protesta si sente a pelle la dignità di queste persone, la loro sincera richiesta di attenzione e la loro umanità nei confronti di chi patisce il disagio. Non voglio nemmeno entrare nel merito degli eventuali strumentalizzatori che si annidano in queste situazioni. I forconi avranno sicuramente i loro anticorpi per espellerli. Ciò che è fondamentale è restare nei limiti del buon senso, in modo da non lasciare spazio a chi è pronto a puntare il dito. I Forconi rimanendo nell'alveo della legalità possono rafforzare il loro messaggio che non mancherà di essere recepito, se ancora ce ne fosse bisogno, dalla parte sana di questo Paese». conclude.