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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Vittorio Veneto

Accoltellò a morte il rivale in amore, il giudice dispone una terza perizia psichiatrica

Oggi, 23 giugno, il gup Angelo Mascolo ha deciso di sottoporre Giovanni Cuccato, 45 anni, accusato di aver ucciso la sera del 12 dicembre del 2020 il pensionato 72enne Stefano Dall'Ava a San Giocamo di Veglia, ad un nuovo esame che ne valuti la salute mentale, la capacità di intendere e volere al momento dei fatti e l'eventuale pericolosità sociale

Sarà necessaria una terza perizia psichiatrica per decidere sulla capacità di Giovanni Maria Cuccato, il 45enne reo confesso per l'omicidio di Lucia Dall'Ava,  72enne di Colle Umberto, accoltellato a morte la sera del 12 dicembre del 2020 in piazza Fiume a San Giacomo di Veglia. Oggi, 23 giugno, il giudice dell'udienza preliminare Angelo Mascolo, chiamato a decidere sui fatti nel processo con il rito abbreviato a cui Cuccato è stato ammesso grazie al fatto che sono cadute tutte le aggravanti, a partire dai futili motivi, ha deciso infatti un nuovo esame dell'imputato che metta in evidenza non solo se Cuccato fosse capace di intendere e volere al momento di scagliare i fendenti su Dall'Ava ma se il 45enne sia o meno affetto dal disturbo evidenziato dal consulente della difesa (affidata all'avvocato Cristiana Polesel) che avrebbe influito sugli eventi e se possa essere considerato pericoloso, cosa che farebbe scattare comunque la misura preventiva anche se venisse prosciolto. La perizia della Procura avrebbe altresì confermato i problemi psichici di Cuccato ma aveva però scartato l'eventualità che l'uomo non fosse capace di intenedere e volere al momento dell'aggressione mortale.

In preda alla rabbia, dopo aver parcheggiato la sua auto in piazza Fiume, quella sera di dicembre Giovanni Cuccato, che deve rispondere di omicidio volontario, lesioni aggravate, violenza privata, uscì di casa alla ricerca di una 39enne nigeriana con la quale in passato avrebbe avuto una relazione. La trovò a San Giacolmo di Veglia, all'interno del pick-up di Dall'Ava. In preda ad un attacco di gelosia avrebbe spalancato la portiera cercando di far scendere la donna, urlandole che doveva andare con lui. La nigeriana aveva cercato anche di strappargli il coltello dalle mani rimanendo lievemente ferita a una mano (il reato è stato derubricato da tentato omicidio a lesioni personali aggravate e violenza privata) riuscendo poi a scappare e a chiamare i Carabinieri. A quel punto Cuccato si sarebbe scagliato contro Luciano Dall’Ava, colpendolo con più di una decina di fendenti.

Due coltellate risulteranno fatali: quella alla gola e una sferrata sotto la clavicola, che in pochi minuti hanno portato il pensionato 72enne al decesso. Il 45enne era scappato subito dalla scena del delitto, tornando però poco dopo in piazza Fiume dove, grazie alla preziosa testimonianza della 39enne, venne arrestato. I figli di Luciano Dall'Ava, Federica e Domenico Dall’Ava, si sono costituiti come parti civili rappresentanti dagli avvocati Doriana Casagrande ed Enrico D’Orazio.

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