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Cronaca Vittorio Veneto

Estorsioni e pestaggi, patteggiano i componenti di una baby gang

Tre ragazzi, tutti di origine straniera, tra l'estate del 2019 e quella del 2020 avevano terrorizzato i giovani minorenni che frequentavano il centro di Vittorio Veneto

A un anno dalla denuncia presentata dalle vittime è arrivato l'epilogo della vicenda che aveva visto protagonista una baby gang che, tra l'estate del 2019 e quella del 2020, aveva terrorizzato con estorsioni, rapine e aggressioni fisiche i minorenni che frequentavano il centro di Vittorio Veneto. Tre giovani hanno infatti ottenuto l'applicazione della pena di fronte al giudice per l'udienza preliminare Angelo Mascolo, tutti accusati, a vario titolo, di estorsione, minacce e percosse.

Il capo della gang A.A., 20 anni, un giovane di origine marocchina di Vittorio Veneto che pochi giorni fa era comparso in tribunale come imputato in un processo per maltrattamenti alla madre, ha patteggiato 3 anni e 9 mesi. Il gup gli ha accordato le attenuanti generiche e quella del risarcimento equivalenti alle aggravanti, revocandogli così gli arresti domiciliari e imponendogli la sola misura cautelare dell'obbligo di firma. Gli altri due A.C.B., 20 anni, d'origine rumena e Y.A., 21 anni, d'origine marocchina, anche loro di Vittorio Veneto, hanno patteggiato un anno e 8 mesi di reclusione ciascuno.

Alla baby gang venivano contestati diversi episodio. Come ad esempio, nel luglio 2019, quando A.A., in concorso con A.C.B. e un altro minorenne (la cui posizione è stata stralciata) prese di mira un quindicenne vittoriese tentando, diverse volte, di estorcergli denaro. All'ennesimo rifiuto di quest'ultimo, il 31 luglio 2019, la gang si accanì sul ragazzino, picchiandolo a calci e pugni e rapinandolo di una collana e di un orologio da polso del valore di un centinaio di euro. Il 4 giugno 2020, un sedicenne vittoriese fu vittima di un'estorsione da 30 euro: A.A., in concorso con un altro ragazzo, sottrasse il cellulare alla vittima e glielo restituì soltanto dopo aver ottenuto la somma richiesta.

Al terzetto la Procura di Treviso imputava un altro episodio  violento ai danni di tre minorenni, che intercettati mentre passeggiavano assieme per strada, furono picchiati. In particolare a uno fu strappato con la forza il cellulare e venne derubato di portafoglio e collana in oro. E a nulla valse la reazione dei due amici che furono picchiati. Infine, un quindicenne, tra il 9 settembre e il primo ottobre 2020, che fu taglieggiato di piccole somme, dai 5 ai 20 euro, per un totale di quasi 60 euro, dietro la minaccia di percosse da parte di A.A.

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