Derubavano l'azienda di stufe a pellet in cui lavoravano: sei denunciati
Nell'arco di due anni due italiani e quattro albanesi avrebbero sottratto merce ad una ditta vittoriese per un valore di circa 500mila euro rivendendola poi su internet e gestendo una rete parallela di assistenza ai clienti
VITTORIO VENETO Tra il 2015 ed il 2016 avrebbero fatto sparire da un'azienda vittoriese specializzata nella produzione e distribuzione di stufe a pellet, varia merce (stufe e componentistica di ogni tipo) per un valore di oltre 500mila euro. Vittima dei furti una ditta vittoriese con sede nella zona industriale di San Giacomo di Veglia. Gli autori sono due dipendenti, un italiano di 40 anni ed un albanese di circa 30 anni, e quattro ex dipendenti tra cui altri tre balcanici (c'è anche una donna) ed un italiano di 50 anni. Tutti sono stati denunciati dalla squadra mobile di Treviso per ricettazione.
Gli investigatori trevigiani, perquisendo le abitazioni degli indagati, hanno scoperto vari depositi di materiale con migliaia di pezzi di ricambio delle stufe. La banda infatti, oltre a vendere a prezzo stracciato sul web le stufe che rubavano in azienda, provvedeva a garantire ai clienti la manutenzione, per due anni. Era una sorta di rete di assistenza parallela a quella ufficiale. Gli agenti hanno rinvenuto anche altra refurtiva tra cui varie biciclette di valore, quasi certamente rubate.
La squadra mobile di Treviso, coordinata dal dirigente Claudio Di Paola, ha scoperto l'attività della "gang della stufa" dopo il sequestro, avvenuto due settimane fa, di un ingente quantitativo di refurtiva a Codognè. Tra il materiale finito nelle mani dei poliziotti c'erano appunto anche alcune stufe a pellet che il ricettatore, un cittadino albanese di 35 anni, aveva ricevuto dal gruppo criminale vittoriese.