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Domenica, 3 Dicembre 2023
Cronaca Vittorio Veneto

Rissa tra bande, la fuga in auto e l'incidente: far west a Vittorio Veneto

Tre giovani albanesi, piantonati in ospedale dai carabinieri, sono stati protagonisti di un regolamento di conti con mazze da baseball, un'accetta e perfino un forcone in via Antonello da Serravalle con altri due connazionali, uno dei quali è arrestato. Due anziane, coinvolte nello schianto avvenuto in via Virgilio, se la sono cavata con lesioni. Forse alla base un regolamento di conti nel settore edile

Macchie di sangue, una mazza da baseball spezzata, un forcone, perfino una piccozza e un'auto "vandalizzata", con i finestrini in frantumi. E' quanto è rimasto, a terra, dopo la violentissima rissa avvenuta nella tarda serata di ieri, attorno alle 22 di ieri, 18 ottobre, di fronte al bar "Al Ponte" di Serravalle a Vittorio Veneto, in via Antonello di Serravalle (nella foto a fondo pagina). Ad affrontarsi una decina di persone tra cui cinque giovani, tutti di origini albanesi: da una parte tre fratelli che vivono nella zona di 31, 25 e 22 anni, dall'altra altri due fratelli, un 19enne ed un 32enne, residenti a Conegliano. Al regolamento di conti assistono alcuni avventori del locale ed è proprio il gestore a lanciare l'allarme al 112. Quando le sirene dei carabinieri si avvicinano è il "fuggi fuggi" generale.

L'auto su cui viaggiano i tre fratelli, una Mercedes, ha attraversato l'incrocio tra via Serravalle e via Petrarca, senza badare che il semaforo è rosso, travolgendo la Volkswagen Golf su cui stavano viaggiando due donne anziane, di 84 e 78 anni, rimaste ferite in maniera non grave (tenuta in osservazione in ospedale la prima, con 30 giorni di prognosi, dimessa con 10 giorni di prognosi la seconda). Gli stranieri sono stati intanto raggiunti dai carabinieri e scortati al pronto soccorso dell'ospedale di Conegliano, per essere sottoposti alle cure del caso (almeno due tra loro hanno riportato lesioni guaribili con una prognosi di 15 giorni). Piantonati per tutta la notte dai militari, i tre fratelli sono stati poi interrogati e rilasciati.

Nella notte i carabinieri di Conegliano e Vittorio Veneto e del nucleo operativo, guidati dal comandante della Compagnia vittoriese, il capitano Francesco Galante (foto qui sotto), in costante contatto con la Procura di Treviso, hanno raggiunto presso la loro residenza di Conegliano gli altri due protagonisti della maxi rissa, i due fratelli di 19 e 32 anni. L'auto dei due stranieri, una Bmw, durante la fuga dalla zona della rissa, è finita contro una Fiat Punto posteggiata a lato della strada. Perquisendo l'abitazione dei due i militari hanno trovato 20 grammi di cocaina per cui quest'ultimo è stato dichiarato in arresto. Per tutti i protagonisti dell'episodio scatterà una denuncia per rissa e lesioni.

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Alla base del "regolamento di conti" ci sarebbero dissidi riguardanti il lavoro: tutti gli stranieri sarebbero a vario titolo impegnati nel settore dell'edilizia (in ditte di costruzioni, tinteggiature, ecc.). Accertamenti sono in corso per verificare se i cinque lavorassero "in nero" o regolarmente assunti. Sono molti i tratti comuni tra questa vicenda e quella dell'omicidio che si è consumato a Fiera mercoledì scorso, una rissa sanguinosa che aveva portato anche ad una vittima, Ragip Kolgeci, kosovaro di 52 ann, e ad almeno sei feriti di varia gravità. Per l'omicidio la squadra mobile di Treviso ha arrestato due connazionali della vittima, Walmir Gashi, 32 anni, e lo zio Afrim Manxhuka, di 50 anni.

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