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Cronaca Vittorio Veneto

Truffa del materiale edile, raggirate quindici aziende trevigiane

A processo due 50enni, uno residente a Vittorio Veneto e l'altro a Ponte nelle Alpi. Avrebbero acquistato materiali per l'edilizia e le lavorazioni metallurgiche dando cospicui anticipi mentre i saldi dovevano essere liquidati con assegni post datati e ricevute bancarie

Ammonta a quasi un milione di euro la truffa che, a quanto si legge negli atti dell'indagine condotta dalla Procura di Treviso, sarebbe stata messa in atto da due 50enni, uno residente a Vittorio Veneto e l'altro a Ponte nelle Alpi (Belluno) nei confronti di una quindicina di aziende trevigiane. Secondo le accuse che hanno portato i due a processo, tra il 2012 e i primi mesi del 2013 i presunti truffatori avrebbero acquistato materiali per l'edilizia e le lavorazioni metallurgiche dando cospicui anticipi mentre i saldi dovevano essere liquidati attraverso assegni post datati e ricevute bancarie spostate ad aprile 2013. Ma arrivato il momento di saldare il milione di euro i titoli di credito sarebbero risultati inesigibili e i due imprenditori svaniti nel nulla.

Le indagini hanno inoltre svelato che la truffa sarebbe stata messa in atto utilizzando, come facciata, la Fai cooperativa Onlus, una impresa da tempo inattiva che era stata precedentemente rilevata dai due 50enni. Ma alla sede di Via Podgora, 46, a Vittorio Veneto, ad aprile 2013, non c'era già più nessuno e tutti gli uffici e i capannoni sarebbero risultati vuoti. La Procura di Treviso ipotizza che la merce sia stata venduta anche se di quelle operazioni non vi sono tracce di natura contabile. Per i magistrati trevigiani inoltre i due presunti truffatori avrebbero avuto dei complici, che però fino ad oggi non sono stati ancora identificati.

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