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Cronaca Vittorio Veneto / Via Cal di Treviso

Omicidio Vaj, la difesa chiederà la perizia psichiatrica

I legali di Patrizia Armellin e Angelica Carmaci puntano sull'esame che stabilisca la piena capacità di agire. Le due sono accusate di omicidio volontario premeditato, con l'aggravante della minorata difesa, della convivenza e di aver agito di notte

Omicidio volontario premeditato, con l'aggravante della minorata difesa, della convivenza e di aver agito di notte. Questa l'accusa da cui oggi dovranno difendersi la 52enne Patrizia Armellin e la 25enne Angelica Cormaci nell'udienza preliminare che vede le due imputate della feroce aggressione a Paolo Vaj.

«Puntiamo sulla perizia psichiatrica - dicono i legali delle due donne, gli avvocati Marina Manfredi e Stefania Giribaldi - del resto anche gli investigatori giungono alla conclusione che Patrizia Armellin e Angelica Cormaci non sono sane di mente e che in loro c'è un sospetto problema di grave bipolarismo. E' scritto nelle 210 pagine di relazione di carabinieri. Chiederemo un abbreviato condizionato alle perizia perché nel caso fosse accertata la riduzione della capacità di intendere e volere non ci sarebbe più l'ergastolo come pena massima».

Paolo Vaj fu ritrovato ucciso nella casa di Via Cal dei Romani nella notte tra il 18 e il 19 luglio dell'anno scorso. Il corpo del 57enne fu rinvenuto privo di vita, il corpo coperto di lividi. L'autopsia dirà che prima di morire aveva bevuto molto tanto da essere in stato alterazione. Particolare questo su cui la Procura si è soffermata, tanto da arrivare a dire che la Armellin e la Cormaci lo hanno indotto ad assumere alcolici per attuare il loro disegno criminale. Patrizia Armellin deve rispondere anche di estorsione nei confronti del marito, minacciato affinché acconsentisse a pagarle, tra il 2017 e il 2019, oltre 11mila euro, con bonifici di importo fino a 500 euro.

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