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Cronaca Vittorio Veneto

Delitto di Paolo Vaj, niente perizia psichiatrica sulle due donne accusate dell'omicidio

Il gip piera De Stefani ha respinto l'istanza presentata dagli avvocati difensori. Accolta invece la richiesta dei legali per l'effettuazione dell'incidente probatorio per valutare le lesioni che Patrizia Armellin e Angelica Cormaci avevano al momento dell'arresto

Niente perizia psichiatrica per Patrizia Armellin e Angelica Cormaci, le due donne accusate dell'omicidio di Paolo Vaj, il 57enne ucciso nell'abitazione di Cal Dei Romani a Vittorio Veneto la notte tra il 18 e il 19 luglio. Questa la decisione arrivata stamani del gip Piera De Stefani che ha respinto l'istanza dei difensori Marina Manfredi e Stefania Giribaldi per un esame che valuti le condizioni di salute mentale delle indagate, accogliendo invece la richiesta di incidente probatorio (che si svolgerà il prossimo 7 ottobre) per l'esame delle lesioni che la Armellin e la Cormaci presentavano al momento dell'arresto e che secondo i legali delle due donne starebbero a provare che quella notte le due avevano subito una aggressione da parte di Vaj.

Lo stesso gip, lo scorso 3 settembre, aveva anche respinto la richiesta di scarcerazione e in subordine di arresti domiciliari, motivando la propria decisione sull'assunto che la 52enne Armellin e la 24enne Cormaci avrebbero "una personalità violenta e sono socialmente pericolose".

Secondo quanto i primi elementi emersi dall'autopsia Paolo Vaj, che la sera della morte aveva bevuto molto, sarebbe morto per lo schiacciamento del torace. L'ipotesi è che Patrizia Armellin e Angelica Cormaci, che convivevano con Vaj, gli si sarebbero messe sopra e con il peso esercitato ad altezza dello sterno avrebbero praticamente impedito al 57enne di respirare correttamente.

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