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Cronaca Vittorio Veneto

Ucciso per gelosia a coltellate, le motivazioni dell'Appello: «Non valorizzata la collaborazione del killer»

Nelle motivazioni del processo di primo grado (in abbreviato) a Giovanni Maria Cuccato, reo confesso dell'omicidio avvenuto a sera del 12 dicembre del 2020 a San Giacomo di Veglia, il gup sarebbe in oltre partito da una erronea computazione del massimo della pena

Non sarebbe stato valorizzato il suo comportamento "collaborativo" durante le indagini e il giudice per l'udienza preliminare (Angelo Mascolo) sarebbe partito da un anno in più di reclusione rispetto alla pena massima. Sono questi i motivi dell'Appello di Giovanni Maria Cuccato (in programma a fine maggio), l'operaio di 45 anni condannato a 12 anni (in abbreviato) per l'omicidio di Luciano Dall'Ava, un 72enne di Colle Umberto, avvenuto la sera del 12 dicembre del 2020 a San Giacomo di Veglia. 

L'uomo, assistito dall'avvocato Andrea Gritti e che ha beneficiato dello sconto di pena per il rito, era stato dichiarato parzialmente capace di intendere e volere quando aveva sferrato le coltellate che hanno ucciso l'anziano. Cuccato avrebbe infatti un disturbo bipolare che si innesta su una sindrome di tipo schizzoide che ha inciso grandemente sulla sfera affettiva. Come dice la perizia disposta dal giudice, la sera dell'omicidio avrebbe agito accecato da una gelosia patologica nei confronti di una 39enne di origine africana, con cui avrebbe avuto una relazione e che la sera dell'omicidio avrebbe pedinato e trovato in Piazza Fiume mentre si trovava all'interno del pick-up di Dall'Ava. Ora l'uomo, che da circa un mese è ricoverato presso il Rems di Nogara, in provincia di Verona anche alla luce della propensione ad atti di autolesionismo mostrata in carcere, spera che i giudici veneziani possano concedergli un ulteriore sconto di pena.

In preda alla rabbia e alla delusione sentimentale la sera del 12 dicembre del 2019 Giovanni Cuccato - condannato per omicidio volontario, lesioni aggravate e violenza privata - uscì di casa alla ricerca della donna africana con la quale in passato avrebbe avuto una relazione. La "sorprese" nella macchina di Dall'Ava: a quel punto l'operaio 45enne fu quindi investito da una vero e proprio attacco di gelosia che gli fece spalancare la portiera dell'auto della vittima, da cui cercò di far scendere la donna  urlandole che doveva andare con lui. La nigeriana cercò allora di strappargli il coltello che Cuccato aveva in mano rimanendo lievemente ferita a una mano ma riuscì a scappare e a chiamare i carabinieri. Rimasto in piazza con Dall'Ava il killer si sarebbe scagliato contro il 72enne, colpendolo con più di una decina di fendenti malgrado i disperati tentativi di difesa da parte dell'anziano.

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