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Cronaca

"Il vizietto" debutta con Andrea Appi e Ramiro Besa al Teatro del Pane

Debutta "Il vizietto" nella versione di Andrea Appi e Ramiro Besa, in arte I Papu, per la regia di Mirko Artuso al Teatro del Pane di Villorba (TV)

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday
La programmazione del Teatro del Pane - via Fontane 91, Fontane di Villorba (TV) – proporrà, questa e la prossima settimana, un incredibile DEBUTTO.

Con quattro repliche in fila, arriverà infatti il nuovo spettacolo del fantastico duo Appi-Besa, in arte I Papu, che reinterpreteranno a loro modo "La cage aux folles", pièce teatrale di Jean Poiret, messa in scena nel 1973 e poi adattata per il cinema in uno strepitoso film (1978) di Édouard Molinaro con Ugo Tognazzi e Michel Serrault a interpretare Renato e Albin, una coppia che da vent'anni gestisce un locale a Saint Tropez: Albin è anche la stella di punta del locale, conosciuto dal pubblico con il nome di Zazà. E, proprio dalla sua versione cinematografica, torna in scena con l'allestimento e la regia di Mirko Artuso "Il vizietto". Sul palco Andrea Appi e Ramiro Besa. Che coppia! Insieme a loro: Alberto Moscatelli, Silvia Boccacin, Simonetta Barbon, Valentina Beraldo, Nicolò Gasparetto, Graziella Bilardi, per una produzione interamente targata Teatro del Pane.

Ed è proprio il direttore artistico del teatro, e regista della pièce, Mirko Artuso, a svelarci alcuni dei retroscena più importanti e suggestivi di questa rivisitazione: “negli ultimi anni ho avuto modo di lavorare in più occasioni a stretto contatto con Appi e Besa e si potrebbe dire che sono “una coppia di fatto” perché hanno costruito una carriera trentennale anche attraverso la grande sensibilità nel dirsi le cose, così da continuare assieme come coppia lavorativa. Loro nei panni dei meravigliosi Tognazzi-Serault del film sarebbero stati perfetti.

Si ride, senza vergogna, e ci si diverte senza complessi di colpa per il tema, tale è la leggerezza di mano e l'affettuosità di sguardo con cui è trattata la storia. Ma "Il vizietto" è soprattutto l'apoteosi di due interpreti: il finissimo Andrea Appi, scatenato in un gioco d’isteria-malinconia che dà spessore umano a un personaggio tradizionalmente votato al macchiettismo, e il sornione Ramiro Besa che si confronta con un personaggio articolato e complesso, guidati dalla sapiente mano del regista Mirko Artuso. Tutto questo accompagnato dalla ormai collaudata formula scenica del Teatro del Pane che unisce la cena allo spettacolo in un unico e coinvolgente momento.

Personalmente” continua Artuso “ho sempre molto apprezzato Appi-Besa: perché il loro modo di stare sulla scena è molto più vicino al teatro che alla televisione, anche se è un percorso che hanno comunque fatto (Zelig e Colorado Cafè fra le tante partecipazioni) e che certo non rinnegano, ma dal quale si stanno anche allontanando. Dopo “A Cena con Frankenstein” e “Cirque Soufflé” questa è una nuova produzione per il Teatro del Pane che, parafrasando “La cage aux folles”, è un po’ una gabbia dei folli, in cui fluisce una continua energia di suggestioni e di persone e trasformarla nella nuova messa in scena del Vizietto era nelle corde del luogo. Coerentemente con le precedenti produzioni, ribadiremo un connubio forte fra spettacolo e cena."  

Sarà una produzione speciale anche nei Sapori della Cucina, visto che con "Il Vizietto" inizia una nuova collaborazione del TdP con il ristorante Basilisco e lo chef Diego Tomasi. Nel menù scelto per la serata fatto di crostini con mousse, misticanza di radicchio e ricotta con salsa di soia rivisitata, tortino di carciofi, millefoglie ai funghi, il tutto curato da Federica Dolfato e una giovane collaboratrice dello staff del TdP, il secondo segnerà questo nuovo connubio "teatralmente" entrando letteralmente in scena. L'ossobuco cotto in crosta di creta verrà liberato dalla sua crosta dallo chef del ristorante Basilisco in maniera alquanto scenografica. La rosa di mele, strudel con crema chantilly, andrà a chiudere la cena.

Tornando alla versione di questa produzione” conclude Artuso “ho pensato che fosse importante avere un tempo di messa in scena di un’ora e mezza. Per mantenere questo ritmo abbiamo lavorato sull’adattamento cinematografico, dove i dialoghi sono asciutti e concisi. Rimane la vicenda, i personaggi del film. Ed abbiamo cercato di mantenere una grande eleganza".

Andrea Appi e Ramiro Besa debuttano nel mondo dello spettacolo nel 1989 nel duo comico I PAPU: un fortunato sodalizio artistico che li porterà a calcare – a partire dal 1993 fino al 2012 – il palcoscenico del cabaret più prestigioso d’Italia, quello Zelig sul quale si sono formati i più brillanti autori e attori comici del panorama nazionale. Forti di una comicità ficcante ma mai volgare che si nutre di aspetti di vita quotidiana e di attualità, sono chiamati a partecipare a Quelli che il calcio (nell’edizione del 2001 condotta da Simona Ventura), a Le Iene (nell’edizione del 2001 condotta da Alessia Marcuzzi), a Colorado Cafè Live condotto da Diego Abatantuono che li vuole nella conduzione del programma al fianco di Rossella Brescia e li chiama nel cast del sequel di Eccezzziunale Veramente 2. Accanto alle esperienze televisive, le produzioni teatrali (nove i titoli realizzati in 15 anni) si caratterizzano per spettacoli di grande efficacia comica che li impongono all’attenzione del pubblico come uno dei gruppi comici più amati del Nord Est. L’incontro con il regista di teatro Mirko Artuso porta nel 2013 alla creazione di un nuovo progetto sulla comicità popolare per costruire una modalità artistica che valorizzi il genere comico attraverso l’artigianalità alta e preziosa del teatro.

Mirko Artuso è direttore artistico per la parte teatrale del Teatro del Pane, ed è attore e regista. Inizia la sua attività di attore - narratore nel 1987 presso la compagnia Laboratorio Teatro Settimo di Torino. Si è formato lavorando in stretta collaborazione con attori come Laura Curino, Marco Paolini, Eugenio Allegri. La sua ricerca artistica si basa sul continuo confronto tra il linguaggio poetico del teatro e l’interpretazione della realtà e dei luoghi, in cui si manifesta. Per il cinema ha lavorato, fra gli altri, in film come Piccoli Maestri di Daniele Lucchetti, La giusta distanza di Carlo Mazzacurati, Nell’ombra di Alex Infascelli, Piccola patria di Alessandro Rossetto. Fra i numerosi spettacoli teatrali si citano Libera Nos, tratto dalle opere di Luigi Meneghello in compagnia con Natalino Balasso per la regia di Gabriele Vacis Presso il teatro Olimpico di Vicenza ha partecipato allo spettacolo in ricordo di Luigi Meneghello con Marco Paolini, Ottavia Piccolo, Giuliana Musso. In compagnia con Arnoldo Foà e Antonio Pizzicato è interprete dello spettacolo Senza Vincitori liberamente tratto dalle opere di Mario Rigoni Stern drammaturgia e regia Francesco Niccolini.

Cena-spettacolo ore: 20.00 Contributo cena-spettacolo 35€

 

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