Nuovi talenti della scrittura cercasi: ecco ai nastri di partenza il XXV Premio Berto
Pubblicato il bando riservato alle opere prime di narrativa italiana. Entro il 31 maggio le candidature, l'8 luglio a Mogliano Veneto la finale col vincitore. Antonio D'Orrico del Corriere della Sera sarà il Presidente della Giuria
MOGLIANO VENETO Nell’anno in cui di Giuseppe Berto si è tornato a parlare moltissimo, grazie anche alla ristampa del suo capolavoro, “Il Male Oscuro”, festeggerà il suo primo quarto di secolo il Premio Letterario nazionale intitolato allo scrittore “veneto-calabrese”. Non cambia la formula, che ha fatto del Berto il primo premio nazionale riservato esclusivamente a scrittori esordienti, categoria alla quale ora guardano in molti. Quindi, ufficialmente con il lancio del Bando e del Regolamento reperibili nel sito www.giuseppeberto.it, si lancia anche per quest’anno la ricerca di nuovi talenti della scrittura, per trovare nuovi protagonisti del panorama letterario nazionale e non solo.
Potranno essere candidati da editori italiani, entro il 31 maggio, solo opere prime di narrativa, redatte in lingua italiana, edite per la prima volta e messe in distribuzione nel periodo compreso tra il 01.05.2016 e il 31.05.2017. Non potranno essere né rifacimenti, né riedizioni, né traduzioni, ma solo il primo romanzo pubblicato in volume, oppure la prima raccolta di racconti, che neanche singolarmente possono essere stati pubblicati prima. La Giuria, presieduta da Antonio D’Orrico, critico e giornalista del Corriere della Sera, e formata da Cristina Benussi, Università di Trieste, Enza Del Tedesco, Università di Trieste, Giuseppe Lupo, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano e scrittore, Laura Pariani, scrittrice, Stefano Salis, critico e giornalista del Sole 24 Ore e Alessandro Zaccuri, critico, scrittore e giornalista dell’Avvenire, valuterà le opere a concorso e sceglierà la cinquina di finalisti. Il vincitore sarà proclamato nel corso della finale che si svolgerà l’8 luglio a Mogliano Veneto. Al vincitore andrà un premio in denaro di 5mila euro.
Il vincitore dell’ultima edizione, svoltasi lo scorso luglio a Ricadi – Capo Vaticano, nella splendida cornice di Casa Berto, è stato il milanese Sergio Baratto, con la sua opera prima edita da Mondadori, “La steppa”. L’organizzazione del Premio è curata da un Comitato promotore formato dall’Associazione culturale intitolata allo scrittore moglianese, cui partecipano Emanuela ed Antonia Berto, moglie e figlia, i Comuni di Mogliano Veneto, Ricadi e la Regione Veneto, con il contributo economico del Colorificio San Marco, azienda globale dal cuore moglianese, legata al Premio fin dal suo debutto.
I 25 ANNI DEL PREMIO BERTO
Il Premio Berto, nato nel 1988 su iniziativa di un gruppo di amici ed estimatori, critici illustri come Giancarlo Vigorelli, Michel David, Cesare De Michelis, scrittori come Dante Troisi e Gaetano Tumiati (questi ultimi avevano condiviso con Berto oltre due anni di prigionia in Texas durante la seconda guerra mondiale), ha raggiunto le 22 edizioni tra il 1988 e il 2010 e dopo una pausa è stato rilanciato nel 2014 in occasione del centenario della nascita dello scrittore moglianese e ripreso nel 2015. Il Premio è stato trampolino di lancio per alcuni dei più bei talenti della letteratura contemporanea, tra cui Paola Capriolo con La grande Eulalia (1988), Michele Mari con Di bestia in bestia (1989), Luca Doninelli con I due fratelli (1990), Paolo Maurensig con La variante di Lüneburg (1993), Francesco Piccolo con Storie di primogeniti e figli unici (1997), Elena Stancanelli con Benzina (1999), Giuseppe Lupo con L'americano di Celenne (2001), Antonia Arslan con La masseria delle allodole (2004), Francesco Pecoraro con Dove credi di andare (2007).