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Cronaca

L'estate è arrivata, in Veneto a luglio aumentano le zanzare

Nella prima settimana del mese è previsto un aumento dei fastidiosi insetti nella Regione. Nella Marca però il potenziale di infestazione resta medio-basso

Con un po' di ritardo e qualche ripensamento, in Veneto è arrivata l'estate e con essa le famigerate zanzare.

Complici l'umidità delle piogge di giugno e il rialzo delle temperature, secondo il "Meteo zanzare" di "Vape Foundation", nella nostra regione la popolazione della zanzara tigre subirà un'impennata, in particolare nella prima settimana di luglio.

Secondo il servizio di "Vape Foundation", sviluppato in collaborazione con il professor Giampiero Maracchi, direttore dell’Istituto di Biometereologia del CNR di Firenze, e con Claudio Venturelli, esperto di Entomologia Urbana e Sanitaria del Dipartimento di Sanità Pubblica di Cesena, nella Marca trevigiana comunque il potenziale di infestazione si manterrà entro un livello medio-basso.

“A causa dell’innalzamento delle temperature e delle piogge che sono state protagoniste nell’ultimo mese, si sta registrando in Veneto una crescita delle popolazioni di zanzare in circolazione - spiega Claudio Venturelli - Il proliferare degli esemplari trova proprio nell’umidità e nel caldo la condizione ideale. Questo fenomeno prenderà piede infatti a partire dalle aree caratterizzate dalla forte presenza di ristagni d’acqua".

Sempre Claudio Venturelli spiega come comportarsi di fronte all'aumento delle zanzare, per evitare di essere presi d'assalto dagli insetti.

La protezione totale è per lo più impossibile, in quanto bastano poche larve sopravvissute per dare vita a una nuova generazione di zanzare adulte che a loro volta si riproducono generando migliaia di zanzare. La prevenzione comprende un insieme di misure cautelative che possono ridurre al minimo la presenza delle zanzare, ma è sufficiente un periodo di pioggia più intenso o più lungo del solito per creare le condizioni favorevoli alla loro moltiplicazione.

Per tenere lontane le zanzare è quindi necessario combinare l'uso di prodotti larvicidi e adulticidi, che interrompano il ciclo riproduttivo, disinfestando i ristagni d’acqua, e debellino le zanzare adulte volanti limitandone la propagazione.

E' necessario evitare il contatto con l’insetto, facendo ricorso a metodi sia fisici, come zanzariere, sia chimici o naturali, come i repellenti cutanei, agendo sull’ambiente domestico. Una volta punti, se la prevenzione non è bastata, è bene curare tempestivamente la puntura per calmare il prurito ed evitare ogni possibile complicazione, come le infezioni cutanee provocate dallo sfregamento.

La zanzara tigre, più piccola delle altre zanzare, predilige le raccolte di acqua stagnante, come sottovasi, tombini e recipienti vari, dove si riproduce con grande rapidità. Dopo ogni puntura la zanzara tigre può deporre fino a 100 uova che, una volta sommerse dall’acqua, si schiudono con un ciclo brevissimo.

E' sufficiente una settimana alle larve per diventare adulte e, quindi, riprodursi: si pensi che ogni esemplare in una stagione può generare migliaia di figli, nipoti e pronipoti aumentando rapidamente la popolazione di insetti circolanti, che prediligono gambe, caviglie e volto per i loro banchetti.

E non basta l'arrivo dell'inverno a sterminarle: nel nostro ambiente le uova deposte in autunno possono sopravvivere alla stagione invernale e schiudersi in primavera, quando vengono coperte dalle piogge.

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