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Ztl e sistema di sanzione automatica a Treviso: ecco l'opinione dell’assessore Paolo Camolei

“Stiamo valorizzando il centro storico, il cuore della città. I dati dimostrano come il nuovo sistema di rilevamento dei veicoli stia entrando nelle nostre abitudini”

TREVISO “Stiamo valorizzando il centro storico, il cuore della città. I dati dimostrano come il nuovo sistema di rilevamento dei veicoli stia entrando nelle nostre abitudini”. A quasi un mese dall’avvio del sistema di sanzione automatica, l’assessore alla crescita e allo sviluppo Paolo Camolei fa il punto. “Nonostante il periodo estivo e dunque un calo di presenze in città, compensato dall’arrivo dei turisti, il numero di richieste di accessi temporanei resta positivo. Si tratta di quasi una quarantina al giorno da parte di clienti degli alberghi, operatori economici e imprese di trasporto. Segno che il sistema di sanzione automatica dei veicoli non solo funziona, ma ben si adatta alle esigenze della città. In media in una settimana il numero delle auto che attraversano i varchi sono 12mila.

Di questi solo 860 a settimana sono irregolari, 700 i realmente sanzionati e 160 quelli che hanno regolarizzato la loro posizione a vario titolo. Dunque - chiarisce l’assessore - la percentuale dei sanzionati è molto bassa, vale a dire il 5,8 per cento. Una percentuale bassissima se paragonata a quella di altre città anche limitrofe dove quest’ultima si aggira intorno al 10. Inoltre - aggiunge Camolei - va chiarita la questione relativa agli incassi. Non si può calcolare il totale moltiplicando il costo per il numero di sanzioni perché proprio la sanzione varia in base a quando viene pagata: per esempio il costo si riduce a poco più di 56 euro se viene sanata entro i cinque giorni”.

L’assessore interviene poi sulla questione della segnaletica e dell'informazione: “La scelta della segnaletica non è a discrezione del Comune ma imposta dal Ministero. I semafori per esempio non sono ammessi. Va poi detto che il maggior numero di accessi irregolari vengono rilevati in via Manin dove la Ztl da sempre è attiva solo di notte quando le attività commerciali hanno già abbassato le serrande e i residenti riposano. Sul fronte dell'informazione credo che sei mesi di campagna siano un tempo sufficientemente lungo ma a settembre potremmo valutare di tornare a far presidiare i varchi da parte della polizia locale. Infine non va dimenticata la questione della sicurezza: abbiamo otto occhi elettronici in più che ci dicono con precisione chi entra in città. Uno strumento in più per mantenere elevati gli standard di sicurezza”.

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