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Cultura ed innovazione alimentare: Mogliano rinnova l'intesa con Slow Food

Per il quarto anno di fila il Comune ha rinnovato la collaborazione con l'associazione trevigiana del mangiare sano e a ritmo lento. Tantissimi gli eventi in programma

Un'educazione alimentare dove il cibo sia considerato patrimonio culturale ed elemento fondamentale per uno stile di vita sano e per una migliore qualità della vita: questa la motivazione alla base del progetto che l’amministrazione comunale, con il supporto della collaborazione della Condotta di Treviso di Slow Food, ha scelto in questi anni di promuovere e diffondere, a favore della collettività moglianese, e più ampiamente di chi gravita nel territorio.

Dall’esperienza positiva maturata a partire dal 2015 tra amministrazione comunale e Slow Food Treviso, nel lavoro congiunto di progettazione di varie iniziative, tra le quali “Bollicine a Mogliano”, il rapporto di collaborazione si è tradotto nel 2017 in un accordo di programma che nello stesso anno ha dato il via all’organizzazione del “Festival delle Regioni” e di “Leguminosa”, due eventi che fin dalle prime edizioni hanno riscosso notevole gradimento da parte del pubblico e successo di frequentazione. Da qui, la volontà dell’Amministrazione di proseguire questo percorso, che ha prodotto nel tempo soddisfazione a più livelli, e continuare con Slow Food – Condotta di Treviso la progettazione e l'organizzazione di questi eventi sulla cultura alimentare anche nell’anno 2019, con un contributo economico di seimila euro. «Le manifestazioni “Bollicine”, “Festival delle Regioni” e “Leguminosa”, progettate in questi anni in collaborazione con Slow Food Treviso e cui abbiamo scelto di dare seguito, inserendole già nella programmazione annuale di “Mogliano in Piazza”, rientrano tutte in una politica di cultura ed educazione alimentare che riteniamo importante rivolgere ai nostri cittadini  per promuovere uno stile di vita sano, che aiuti il benessere di ciascuno. E’ un percorso che moduliamo a vari livelli, a partire fin dalle scuole. Ad esempio con i progetti “Pensa che mensa” e “Mogliano mangia bene”, sempre in collaborazione con Slow Food, in cui l’orario mensa è davvero un momento di educazione alimentare. Così come il progetto “Orto in Condotta”, sempre con le scuole, per favorire la conoscenza del proprio territorio e della biodiversità, con il coinvolgimento diretto di studenti e famiglie, anche attraverso una ricca proposta di laboratori didattici. Siamo convinti che quello di arricchire il proprio menu e dieta con quei prodotti che la nostra terra e l’amorevole lavoro di chi la coltiva, magari e meglio a pochi passi da casa, ci offrono e che ci fanno un gran bene, sia un messaggio importante a livello trasversale, per tutte le generazioni» afferma il sindaco, Carola Arena. 

Slow Food - Condotta di Treviso è un’associazione che opera da oltre 30 anni nell'ambito della promozione e dello sviluppo dell'enogastronomia per ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce e in armonia con l'ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali. Slow Food opera in tutto il mondo per tutelare la biodiversità, costruire relazioni tra produttori e consumatori, migliorare la consapevolezza sul sistema che regola la produzione alimentare; inoltre, promuove ed organizza eventi che favoriscono l’incontro e il dialogo per comprendere la diversità delle ricette e dei sapori, per riconoscere la varietà dei luoghi di produzione, diffondere il rispetto dei ritmi delle stagioni. «Grazie a questo tipo di iniziative realizzate in collaborazione con Slow Food Treviso – evidenzia l’assessore alle attività produttive, Ferdinando Minello – in cui il cibo è un veicolo di cultura, innalziamo il livello qualitativo delle nostre proposte di approfondimento sui temi della tavola, del mangiare sano e della scoperta di nuove proposte o riscoperta di quelle andate perdute. Queste manifestazioni di cultura alimentare hanno un'importanza anche di richiamo turistico, interessano un numero sempre più ampio di persone che sono disposte a muoversi alla ricerca di qualità, e pertanto concorrono a valorizzare il centro storico e a sostenere il tessuto economico-produttivo locale».

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