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Diritti & doveri in sanità, il ruolo dei pazienti e dei cittadini

Cittadinanzattiva Treviso ha organizzato un forum in collaborazione con Ulss 2 Marca Trevigiana per parlare dei diritti dei pazienti. Obiettivo finale è creare una sicurezza sanitaria inclusiva.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Nei giorni scorsi, a Treviso, l’assemblea territoriale di Cittadinanzattiva, durante una riunione specifica e attraverso la pubblicazione di alcuni post su Facebook, ha presentato la Carta Europea della Salute che esplicita in quattordici punti i diritti dei pazienti e dei cittadini nelle loro relazioni con le Aziende sanitarie per la gestione della sicurezza sanitaria. Essi sono: 1. diritto a misure preventive 2. diritto all'accesso 3. diritto all'informazione 4. diritto al consenso 5. diritto alla libera scelta 6. diritto alla privacy e alla confidenzialità 7. diritto al rispetto del tempo dei pazienti 8. diritto al rispetto di standard di qualità 9. diritto alla sicurezza, 10. diritto all'innovazione 11. diritto a evitare le sofferenze e il dolore non necessari 12. diritto a un trattamento personalizzato 13. diritto al reclamo 14. diritto al risarcimento A Treviso, esistendo rapporti consolidati di collaborazione tra Cittadinanzattiva e Ulss 2 Marca Trevigiana (formalizzati da un Protocollo di Collaborazione fra le parti) su come gestire concretamente le indicazioni dei diritti, si è partiti da un assioma importante sul ruolo centrale dei cittadini. Cittadinanzattiva li considera stakeholder prioritari del Sistema sanitario nazionale (SSN), ed è a questa esigenza che occorre fare riferimento per la programmazione e progettazione del SSN. In questa dimensione, durante il Forum di confronto trevigiano, si sono affrontate quattro specifiche problematiche che stanno alla base della collaborazione. - Una è il ruolo del territorio. Qui occorre mettere in relazione direttamente la nuova domanda con l'offerta di sicurezza sanitaria. Nel territorio i cittadini devono trovare le risposte (di prevenzione e cura) che necessitano. Oggi questo avviene solo in parte, non sempre in modo soddisfacente. - Vi sono poi la comunicazione e le relazioni tra medici e personale sanitario con i pazienti e le loro rispettive famiglie. Oggi vi è di fatto una lamentela reciproca, che tra l’altro condiziona anche la qualità delle prestazioni sanitarie, poiché non attiva il coinvolgimento attivo nella cura del paziente. Avviare e trovare una più marcata collaborazione fra Ulss e Associazione dei pazienti, come Cittadinanzattiva, potrebbe essere decisamente utile. - Come previsto dai punti 13 (diritto al reclamo) e 14 ( diritto al risarcimento) della Carta europea dei Diritti dei pazienti, l’avvocato Marcello Totera, consulente giuridico e legale, ha ricordato il ruolo e la funzione del Tribunale per i Diritti del Malato (TDM) che ha il compito di tutelare le persone “vittime” di errori, ma anche l’Azienda sanitaria nella sua immagine. - Infine, ma non ultimo, il dottor Francesco Rocco, presidente di Cittadinanzattiva Treviso, ha ricordato che i cittadini attivando i diritti devono occuparsi anche dei loro doveri, tra i quali vi è sicuramente la gestione della propria salute e benessere personale. Di questo se ne occupa, e lo fa con sempre maggiore insistenza, anche OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Questo attiva, qui in Italia, un ruolo attivo consapevole dei cittadini. Sul loro attivismo, Cittadinanzattiva è fortemente impegnata. Lo testimonia ed esplicita il suo stesso motto "Fare il cittadino, è il modo migliore di esserlo". Cittadinanzattiva ha il ruolo di attivatore di questo fare.

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