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"Diventiamo rigenerativi rispetto al Covid, non solo resilienti"

Le riflessioni rispetto al Covid di Giuseppe Cicciù, segretario regionale di Cittadinanzattiva Veneto, associazione di promozione sociale non profit, che si occupa della difesa dei diritti dei cittadini. Anche a Treviso Cittadinanzattiva è presente con un coordinamento provinciale.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Sono Giuseppe Cicciù, segretario regionale di Cittadinanzattiva del Veneto, associazione di promozione sociale non profit che si occupa dei diritti di relazione su tutto il territorio italiano. Fino ad oggi mi sono astenuto dal fare considerazioni sul Covid che avrebbero potuto aggiungere confusione, in un momento in cui i cittadini chiedono certezze e soprattutto comprensibilità delle decisioni. Ma oggi ritengo non si possa più omettere di interrogarsi sulle decisioni della politica, sulle dichiarazioni del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale e infine sul fragore mediatico degli opinionisti di turno, che frequentano i salotti dei talkshow televisivi. Un intreccio traumatico dove la categoria dell’incertezza e quella dell’indeterminatezza si sovrappongono in modo talvolta volgare e grossolano, producendo - sul piano della comunicazione - paura e sgomento. Sono questi i sentimenti che più di altri stanno prevalendo su tutti. Mentre cerchiamo di ricevere informazioni rassicuranti, ci troviamo a registrare scenari apocalittici in senso critico o falsamente prudenti, con la promessa che “tutto andrà bene”. La nostra specie sta sopravvivendo a questa eccedenza di informazioni, che mescola i diversi livelli, dentro i quali bisognerebbe collocare le decisioni. Sto cominciando a dubitare sull’efficacia della strategia del nostro governo nazionale... Se il futuro non ha bisogno di noi e “la terra”- come diceva Yung – “è indifferente alla nostra presenza e al nostro dolore”, solo noi, ognuno con il proprio contributo, possiamo liberare le risorse necessarie per modificare il destino dell’Umanità. Le più potenti invenzioni tecnologiche del XXI secolo – scienze robotiche, ingegneria genetica e nanotecnologia – oltre al potenziale atomico a disposizione delle grandi potenze e il cambiamento climatico, come ulteriore sintomo del malessere del nostro pianeta, stanno minacciando l’uomo come una specie che potrebbe estinguersi a causa delle sue stesse scoperte . La ricetta suggerita per uscire dal lineare condizionamento che affligge le nostre vite, ci potrebbe venire proprio dall'ultima catastrofe planetaria determinata dal Covid 19. Un filamento di mRna, che toccando direttamente i sentimenti legati alla paura fino al panico e alla morte, sta agendo sui cuori, gli affetti, le percezioni, e che può essere in grado di favorire una svolta rigenerativa e di cambiare i nostri attuali paradigmi. Non dobbiamo diventare RESILIENTI rispetto al contagio, ma piuttosto RIGENERATIVI. La resilienza ci permette di non spezzarci e di resistere, ma alla fine riporta ogni cosa allo stadio precedente. La rigenerazione produrrà invece una trasformazione evolutiva, in grado di risvegliare le coscienze assopite e determinare la capacità di vedere nel futuro e di anticiparlo, tramite azioni consapevoli. Questo momento della nostra storia individuale e collettiva ci sta indicando la via d’uscita, che non va mescolata con le pseudo certezze della politica e di certa scienza, che non riesce a muoversi sul terreno infido dell’incertezza e della indeterminatezza, preferendo contesti sicuri, seppure oggi improbabili. I cittadini meritano un’informazione trasparente e comprensibile. Meritano di vedere garantito il diritto a vivere questa fase della loro vita senza la rinuncia ad un futuro possibile, che solo perché è possibile, è reale e quindi può essere perseguito.

Giuseppe Cicciù, segretario regionale di Cittadinanzattiva del Veneto

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