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Giovedì, 18 Aprile 2024
Dalla Rete

«Zampese si autodenuncerà alla Corte dei Conti per il pagamento a Contarina?»

La polemica di Luigi Calesso, Un'Altra Treviso, nei confronti dell'assessore della Giunta Conte

C’è da chiedersi se si autodenuncerà l’assessore Zampese per la decisione della giunta di cui fa parte di saldare il debito verso Contarina, vista la determinazione con cui l’allora consigliere di opposizione Zampese prometteva una “denuncia alla Corte dei Conti” se la giunta Manildo avesse onorato, appunto, quello stesso debito. E’ evidente che il passaggio dall’opposizione al governo della città ha messo in discussione le allora granitiche certezze del consigliere Zampese sul fatto che il Comune non dovesse pagare quel debito la cui origine, almeno in parte all’epoca in cui lo stesso attuale assessore faceva parte della maggioranza consiliare che sosteneva le giunte del ventennio leghista.

Non solo, infatti, non risulta che l’assessore Zampese si sia opposto alla maggioranza dei colleghi in sede di approvazione della delibera di Giunta ma la stessa delibera risulta essere stata predisposta proprio dagli uffici dell’assessorato ai Lavori Pubblici, quello di Zampese, appunto. Va detto che l’attuale amministrazione potrà contare, per far fronte all’uscita di cassa, al fondo predisposto dalla giunta Manildo che, pur avendo impugnato in sede legale la richiesta di Contarina aveva accantonato la somma necessaria per pagare le fatture “contestate”. Quello che è difficile capire, invece, è perché a questa composizione della querelle non sia arrivata la stessa giunta Manildo visto che la disponibilità di Contarina a un accordo c’era sicuramente anche allora, visto che si è concretizzata ora, con la nuova amministrazione.

Piuttosto che accantonare la somma e contemporaneamente aprire un contenzioso giudiziario forse l’amministrazione Manildo avrebbe fatto meglio a raggiungere un accordo transattivo con Contarina, pur sfidando le ire dell’allora consigliere di opposizione Zampese. Probabilmente è stato uno dei tanti errori di una giunta che ha sempre avuto la difficoltà di compiere scelte politiche, preferendo la via più “sicura” della “contabilità” e degli atti giuridici. E’ stato il “deficit” di politica che non poco ha pesato sulla mancata riconferma elettorale di Manildo.

Gigi Calesso

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